Ci saranno anche un paio di date italiane, per la precisione il 6 Ottobre al Dagda live di
Retrorbido, in provincia di Pavia, e due giorni dopo all’Exenzia di Prato ( inizialmente doveva essere il Borderline di Pisa ), nel tour europeo di due bands fondamentali a livello mondiale, per importanza ed influenza, per il thrash metal : gli Onslaught e gli Artillery.
L’onore di accompagnarli in questa spedizione di headbanging e sudore nel vecchio continente è stato accordato a due formazioni elleniche, anch’esse devote ai thrash metal, e non poteva essere altrimenti : i Chronosphere e gli Exarsis.
L’appuntamento è di quelli imperdibili. Gli Onslaught, formazione inglese di Bristol, si sono formati addirittura nel 1983, e nel 2004 sono tornati in attività dopo lo scioglimento avvenuto nel 1991.
La fondazione della band avvenne per volontà del bassita Nige Rockett e del chitarrista Paul Hill, ed una volta reclutati in formazione il vocalist Roge Davies ed il batterista Paul Davis, gli Onslaught registrarono, sempre nel 1983, l’Ep “What Lies Ahead”.
Fu l’inizio di una serie di cambi di line-up, che portarono il gruppo ad avvicinarsi sempre più stilisticamente all’heavy ed allo speed metal, abbandonando le influenze punk degli albori. Un’evoluzione dovuta alla crescente popolarità del thrash metal, che stava prendendo piede grazie a gruppi come Metallica, Anthrax e Slayer.
Nell’85 la band pubblicò il suo primo Lp, “Power from hell”, considerato uno dei top album dell’anno nel suo genere, insieme al mostruoso “Reign in blood” degli Slayer. L’influenza dei Venom è invece riscontrabile nei testi, incentrati su argomenti oscuri e satanici.
Ennesimi stravoglimenti di formazione e l’anno successivo arrivò “The force”, disco che
ottenne molto più successo del suo predecessore, e che viene considerato dai più un vero e proprio classico del thrash.
E sempre nel 1986, gli Onslaught suonarono davanti ad 8000 persone al Dynamo open air. Il terzo album, “In search of sanity” che vide la luce nel 1988 dopo alcune discussioni con la nuova label London records, aveva uno stile più ragionato e tecnico, meno d’impatto, e questo deluse molti fans, che “abbandonarono” la band, indirizzandola verso lo scioglimento.
Nel 2004, la band si riformò con la formazione storica, integrata dal chitarrista gallese Alan Jordan, ed iniziò a registrare il quarto album, Killing peace, che pur non raggiungendo il livello dei primi due dischi, ebbe un buon successo. Nel corso degli anni sono arrivati anche “Sounds of violence” e “VI”.
Gli Artillery sono addirittura più vecchi! La loro prima incarnazione risale al 1982. Danesi di Taastrup, un sobborgo di Copenaghen, pubblicarono in quello stesso anno il loro primo demo “We are the dead”.
Nel 1985 il loro brano “Hey Woman” viene inserito nella raccolta Speed metal hell, primo volume di una serie pubblicata dalla label New renaissance Records. In un’epoca lontana anni luce dai social network, Youtube ed mps odierni, era questo il metodo più in voga per farsi conoscere e far girare il nome. Nello stesso anno esce il loro debutto “Fear of tomorrow”. Autori di un pregevolissimo technical thrash metal, sono stati attivi soprattutto negli anni 80, anche se il loro album di maggior successo, “By inheritance”, è datato 1990.
L’anno successivo si sciolsero, a causa di alcune tensioni interne al gruppo, con un tentativo di reunion nel 1998, finito male e durato solo due anni, per poi fare un nuovo tentativo nel 2007, pubblicando dopo due anni l’album “When death comes”.
L’attività della band non si è più interrotta, tanto che da quel momento sono arrivati altri tre lavori in studio.
Doppio appuntamento con la storia per più di una generazione di fans italiani !!!