giovedì, Marzo 28, 2024

Omicidio Cerciello Rega in arrivo un documentario su Discovery Italia

Un anno fa a Roma nel mese di luglio nel quartiere Prati veniva ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega. Accusati dell’omicidio sono due ragazzi americani Finnegan Lee Elder e Christian  Gabriel Natale Hjort.

Ad un anno dalla morte, è in arrivo un documentario che ripercorre le ore antecedenti all’omicidio dal titolo ‘’Mario Cerciello Rega morte di un carabiniere’’. Sara visibile dal 24 luglio in esclusiva su Dplay Plus, la piattaforma di Discovery Italia, poi passerà in autunno sul canale Nove in prima serata.

Per la prima volta parlerà la madre di Gabriel, racconterà i momenti di colloquio con il figlio in carcere, che tipo di ragazzo era da piccolo, come ha trascorso l’infanzia in America, come vive il momento di detenzione carceraria, alternando giorni positivi e di coraggio con altri di sconforto.

Il documentario non ripercorre soltanto i fatti e i momenti significativi antecedenti all’omicidio, metterà in risalto le notti estive romane,  la vita di sballo degli americani a Roma, la droga che circola nella capitale, nel quartiere Trastevere e tutte quelle relazione a volte pericolose intrattenute tra carabinieri e informatori.

Il reportage, affronterà la vita nel quartiere, andando ad indagare anche in quel sottobosco non sempre conosciuto dai cittadini, il malaffare, lo spaccio,  ricostruirà l’omicidio attraverso atti di indagine, telecamere poste per le strade, i movimenti dei giovani attraverso le celle dei cellulari.

Andrà a scovare, ad indagare, sulla foto scandalo  che fece il giro del web e del mondo, che ritraeva il giovane americano bendato e ammanettato in caserma.

Intanto il processo a carico dei due giovani americani prosegue, sono accusati di omicidio del carabiniere Cerciello Rega, si cerca di capire quella sera se Cerciello aveva il tesserino, il collega durante la testimonianza nel processo ha sostenuto che si qualificarono mostrando i tesserini. Dice di aver visto il tesserino di Mario sul muretto del pronto soccorso del Santo Spirito insieme agli effetti personali, per questo motivo ora, saranno chiamati a testimoniare i medici e gli infermieri del nosocomio romano.

Diventa fondamentale chiarire questo passaggio processuale, perché la difesa dei ragazzi americani mira a sostenere che si sentirono in pericolo e la loro fu una reazione di conseguenza.

 Elder fu il ragazzo che materialmente colpi’ con un coltello il vicebrigadiere uccidendolo, durante una intercettazione con il padre racconta come andarono i fatti della tragica sera: ‘’improvvisamente si videro alle spalle i due carabinieri, il tizio grosso lo ferma, quello più piccolo raggiunge il mio amico. Avvicinatosi a me, mi placca e  andammo a terra, mi sferra dei pugni e porta la mano al collo stringendomi, io a quel punto caccio il coltello e inizio a colpirlo fino a quando non mi lascia poi lo sposto di dosso e sono scappato’’. Oggi era prevista un’altra udienza del processo.

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