martedì, Aprile 16, 2024

Omicidio a Bologna tra vicini di casa. Al via le indagini.

Un nuovo caso di violenza tra vicini di casa è avvenuto ieri mattina a Bologna, in via Frati al civico 13, nel Quartiere San Donato.

A perdere la vita è stato Nicola Rinaldi, giovane 28 enne bolognese agli arresti domiciliari nell’appartamento che condivideva con la madre, trovato verso le 11.45 senza vita nella via nel quale risiedeva a pochi metri dalla sua abitazione.

A trovarlo ancora in vita i sanitari del 118. Il ragazzo è morto poco dopo l’arrivo dell’ambulanza. Fatale sarebbe stata una coltellata alla gola inferta con uno strumento da cucina.

Ad essere portati in Questura, anche se al momento non è stato emesso un provvedimento formale di fermo, sono stati il vicino di casa Luciano Listrani di 58 anni, anch’esso bolognese e con precedenti penali (per motivi connessi alla droga e per reati contro il patrimonio) e il cognato di quest’ultimo, un 35 enne di nazionalità tunisina, fermato in un secondo momento su segnalazione di una giovane donna in via Gobetti, sempre nello stesso quartiere, dopo aver portato via per metterle in sicurezza moglie e figlie, entrambe presenti nell’appartamento nel momento dell’aggressione.

Ancora da chiarire sono le dinamiche dell’accaduto e le responsabilità.

Al centro della discussione probabilmente motivi legati alla droga. Una situazione di debiti o crediti non risolta.
Il giovane avrebbe infranto l’obbligo di dimora nella sua abitazione e sarebbe entrato, per motivi ancora da comprendere, nell’appartamento del vicino di casa, luogo dove sono state ritrovate tracce di sangue e dove sarebbe iniziato il diverbio.

Il ragazzo dall’appartamento poi si sarebbe spostato sulla strada, lasciando tracce biologiche anche nell’androne del palazzo.

Davanti al palazzo coinvolto nell’omicidio scene di tensione sono continuate per tutto il pomeriggio e i poliziotti hanno dovuto indossare la tenuta antisommossa per sedare gli animi.

A vegliare per tutto il tempo i rilievi della polizia scientifica, la madre di Nicola Rinaldi, Anna che distrutta ha affermato “Qui è nato e qui è morto. Ha vissuto sempre qui. Ho altre tre figlie femmine, dopo 30 anni mi era nato un maschio. E me lo hanno portato via“.

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