La Disney ha dichiarato che i futuri film della Pixar potrebbero includere dei soggetti non binari e altri personaggi con diversi generi sessuali. La Pixar ha lasciato intendere che un personaggio animato non binario potrebbe essere presto in arrivo nelle sue sale. La Disney sta compiendo sempre maggiori passi avanti riguardo la rappresentanza LGBT+ nei suoi film.
Identità non binaria cosa significa?
Una persona con identità non binaria non si riconosce nella costruzione binaria del genere, ovvero l’idea che esistano solo due generi, uomo e donna. La persona non binaria trova difficoltà nell’individuare delle caratteristiche nell’universo liquido ed in perenne mutamento delle identità binarie. Spesso, ma non sempre, una persona non binaria soffre meno, o per nulla, di disforia di genere. È invece maggiore la disforia sociale, ovvero come si è percepiti dagli altri. Questo può comprendere l’avversione per il proprio nome biologico. Oltre che per un linguaggio e pronomi che identifichino la persona secondo il suo sesso e non secondo la sua identità di genere, per i ruoli di genere imposti. Non si sentono nati nel corpo sbagliato ma vivono un corpo in continuo cambiamento. Sono persone comunque mediamente più libere dagli stereotipi di genere rispetto a coloro che si sentono a proprio agio nel paradigma binario. Le persone non binarie pongono in essere una critica performativa degli stereotipi e dei due generi binari, vi si confrontano, ne vengono influenzati e influenzano a loro volta. È una identità assolutamente dinamica e in continua evoluzione.
Rivoluzione di genere
Sicuramente personaggi non-binari non sono ancora apparsi sullo schermo Pixar fino ad oggi. Evoluzioni di genere, invece, sono state tradotte in diversi personaggi animati. In particolare l’evoluzione del personaggio femminile ne è un esempio formante. Da ragazze servizievoli e aggraziate, con un aspetto da perfetta casalinga degli anni ’30, si sono evolute in moderne eroine talvolta guerriere e rivoluzionare che rappresentano l’evoluzione culturale. Le donne sono sempre state indiscusse protagoniste del cinema disneyano. I caratteri di diverso genere sessuale, invece, erano già apparsi sullo schermo, ma sempre relegati a poche inquadrature nelle varie scene e diluite nel contesto più ampio. I piani futuri di Disney includono un inserimento graduale di personaggi LGBT+ sempre maggiore, fino ad arrivare a dargli ruoli da protagonisti. Difatti la rappresentazione delle persone LGBT nelle produzioni Disney è già una questione programmatica. Due dei protagonisti di The New Mutants, acquisito da Fox saranno apertamente omosessuali e avranno anche una storia sentimentale. Mentre i Marvel Studios mostreranno il primo bacio gay della storia del MCU ne Gli Eterni.
Personaggi Lgbt
Negli ultimi anni nei film Pixar Onward e in Marvel Avengers:Endgame ci sono allusioni di relazioni sessuali tra personaggi dello stesso sesso. Inoltre anche in Star Wars:The Rise of Skywalker c’è un bacio minore tra due protagonisti. Altri personaggi nel passato hanno già rappresentato senza esaltare la minoranza Lgbt. Per esempio l’emblematico rapporto particolare tra il falso re d’Inghilterra e Bis in Robin Hood. Senza dimenticare l’ambiguità di Ursula nella Sirenetta e di Scar ne Il re Leone o di Ade in Hercules, ma un personaggio apertamente gay, non si era mai visto. Questo accade finalmente in Onward-Oltre la magia, nuovo film d’animazione Disney/Pixar la cui uscita nelle sale italiane è stata posticipata al 16 marzo prossimo proprio per via del Coronavirus.
Onward-Oltre la magia
Per la prima volta un personaggio gay entra nell’universo animato della Disney. Nel nuovo cartone Onward, prodotto da Disney-Pixar appare brevemente una poliziotta da un occhio solo, Officer Specter, che, parlando con altri personaggi, fa sapere di avere una compagna. Non è specificato se Specter sia lesbica o bisex, ma la sua presenza nel cartone animato è una prima scelta di campo. Le direttive Pixar sono quelle di aprire di un pizzico il nostro mondo e farlo più rappresentativo della società intorno a noi. Così ha detto il produttore Kori Rae a Yahoo Entertainment, auspicando, dopo la prima uscita, la realizzazione di uno spin off. A dare la voce a Specter è l’attrice apertamente lesbica Lena Waithe della serie Netflix Master of None. Negli ultimi anni, d’altra parte, la Disney ha fatto sforzi per rivisitare i suoi grandi successi all’insegna dell’inclusività. Ha cambiato ad esempio il cast del Re Leone portando a bordo le voci di attori di colore e di Mulan con veri asiatici, mentre ha chiamato donne nere a dirigere film della scuderia Marvel. Era stata, però, più lenta a cambiare il proprio approccio sull’orientamento sessuale. L’outing della Disney, salutato da proteste della destra religiosa secondo cui i nostri figli non dovrebbero essere soggetti a cartoni animati di indottrinamento gay, dura comunque lo spazio di una battuta. Specter e la sua partner sul lavoro fermano un conducente che afferma di essersi distratto perché i figli della sua ragazza si comportavano male in macchina. La poliziotta gli dà ragione, La figlia della mia ragazza mi fa strappare i capelli.
Oltre i generi
Il quarto episodio di Inside Pixar si concentra sulla supervisore alla sceneggiatura di Pixar Animation Studios, di Jessica Heidt. La sceneggiatrice ha lavorato per aumentare il numero di personaggi femminili sullo schermo e per affrontare la disparità di genere nelle nuove sceneggiature dello studio. All’inizio dell’episodio, ha riconosciuto la lotta per la rappresentazione non binaria nei media. Inoltre ha detto specificamente che i prossimi film della Pixar avrebbero rappresentato personaggi di tutti i generi. Poiché la maggior parte dei film d’animazione impiegano anni per svilupparsi, potrebbe volerci un po’ di tempo prima che un personaggio animato non binario si presenti, ma i fan erano già comunque entusiasti. La mossa arriva mentre lo studio cerca di affrontare lo squilibrio di genere nella sua produzione cinematografica. La proposta è entusiasmante e ispira un vero cambiamento nell’approccio della Pixar riguardo alla rappresentazione di genere sullo schermo.
Non solo Pixar
In un video pubblicato sulla pagina Instagram di Cartoon Network, è già apparso qualcosa di inaspettato. Tra i video caricati sul social della rete TV per bambini, uno dei personaggio principali di Steven Universe annuncia l’apertura del proprio canale personale. Il canale è stato aperto subito dopo. E ciò che ha fatto scalpore è la biografia di Stevonnie, che recita: Sono un’esperienza. Intersessuale non binaria, non un lui, non una lei. All’interno della serie sarebbero presenti diversi personaggi LGBT+, come le lesbiche Rubino e Zaffiro.
Marvel introduce il suo primo personaggio non binario
La Marvel, di proprietà Disney, ha presentato il primo supereroe di genere non binario nella storia dei fumetti. Nella serie animata New Warriors troviamo Snowflake, il personaggio non binario. Il nome, snowflake ossia fiocco di neve, di solito si utilizza per offendere qualcuno criticandone contemporaneamente la pretesa di essere unico e speciale e la sua fragilità. Ma, grazie ai suoi poteri che gli permettono di creare proiettili di ghiaccio a forma di cristalli di neve, Snowflake dimostrerebbe quanto in realtà sia tagliente e affilato, come le lame dei suoi proiettili. Il risultato finale è però grottesco. Reclamare un’offesa e impadronirsene è una potentissima azione politica e individuale, non è qualcosa che può fare una multinazionale nella speranza di vendere gadget.
Una nuova pluralità di generi
Sarà necessario, per tutte le case di produzione, avere più punti di vista rappresentati sugli schermi. Ci sono milioni di bambini nel mondo che guardano questi show, ed è sbagliato avere una connessione univoca tra un solo tipo di persona e milioni di bambini. Ogni punto di vista di ogni singolo bambino deve essere rappresentato attraverso la sperimentazione di nuovi caratteri specchio di una società in costante evoluzione. Rappresentano un mondo fluido e libero dove non importa se sei bianco, nero o rosa, non conta se sei una donna che ama una donna, un uomo che ama un uomo o una creatura a metà che ama qualcos’altro di altrettanto indefinibile. Ciò che importa è solo l’amore. La Disney Pixar, per voce della sua sceneggiatrice, Rebecca Sugar ha annunciato che verrà rappresentato un personaggio non binario, con l’intento di rappresentare così tutti i generi. Rebecca Sugar, che in Steven Universe ha rappresentato tutte le sfaccettature amorose e sentimentali, è stata definita come la donna che ha portato la rivoluzione Lgbtq+ nei cartoon. Per lei i cartoni sono un modo per parlare in modo diretto ai bambini senza sovrastrutture o giri di parole inutili. Questi possono vedere fin dalla più tenera età la realtà delle cose. Cose che esistono, che non ha senso nascondere. Il numero dei riconoscimenti ricevuti va di pari passo con la lista delle difficoltà affrontate e delle censure ricevute. Alcune volte bloccate dalle norme e pratiche relative al codice etico e morale perché considerate troppo adulte. Ovviamente non ha cambiato il lavoro originale rimanendo fedele alle sue idee rappresentando ogni sorta di generi sullo schermo animato.