Olanda finiscono online i dati personali utilizzati nell’app per il tracciamento

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Partita dalla Cina l’app per il tracciamento del contagio del coronavirus, ora anche in Italia e nei paesi europei si stanno adeguando di un’apposita app per il tracciamento del Covid19.

In Olanda, ma non solo, si è aperto un ampio dibattito sulla tutela della privacy dei dati personali delle persone, che scaricheranno l’applicazione sul proprio cellulare.

In particolare nei giorni scorsi, l’app Covid Allert lanciata in Olanda, ha subito un forte attacco, tecnicamente è chiamato un ‘’Data breach’’ esposizione dei dati degli utenti.

Sono stati circa 200 i nomi, email, password criptate e pubblicate online, subito sono intervenuti i creatori dell’app, giustificando l’accaduto come un errore umano e dettato dalla fretta, non comprendendo la causa che ha provocato il data breach.

Gli sviluppatori dell’app Covid Alert, hanno raccomandato di cancellare i dati memorizzati a tutti coloro che avevano utilizzato l’app, come da prassi, da quando è in vigore il regolamento della privacy in Europa è stato informato immediatamente il garante dell’accaduto.

In un altro paese europeo, Liechtenstein è stato avviato un esperimento per il tracciamento del virus, attraverso l’utilizzo di un braccialetto elettronico che monitora la salute di circa duemila persone, offerte volontariamente per l’esperimento, se lo studio produrrà ottimi effetti per il monitoraggio del covid, l’utilizzo del braccialetto sarà sicuramente esteso alla popolazione.

Ad Hong Hong, invece, il braccialetto elettronico  è obbligatorio per coloro che arrivano per la prima volta sul territorio.