J.R.R. Tolkien è stato uno scrittore, filologo, glottoteta, accademico e linguista britannico. Oggi sarebbe stato il suo compleanno.
Lo Hobbit
Nel 1937 venne pubblicato Lo Hobbit, scritto e pensato per un pubblico giovane, ma già inserito in uno sfondo ben più vasto e complesso. Il libro riscosse grande successo tanto che Tolkien, su richiesta dell’editore, mise mano a tutto il materiale, scritto o solo abbozzato, che aveva prodotto fino ad allora. Pur essendo Lo Hobbit la sua opera prima di narrativa, rappresentò una tappa fondamentale nella sua carriera di scrittore.
Il Signore degli Anelli
Infatti attorno al nucleo originario di quest’opera l’autore sviluppò, nel decennio successivo, il mondo immaginario per il quale è conosciuto, quello della Terra di Mezzo. Prese definitivamente forma con Il Signore degli Anelli, unanimemente riconosciuta come la sua opera più importante. Scritta in una lingua molto ricercata che cerca di ricostruire la semplicità e la severità dell’inglese medievale, l’opera va intesa come un unico libro e non una trilogia. Inizialmente la sua pubblicazione ha avuto ragioni economiche ed editoriali. Per questo esistono tre distinti volumi: La Compagnia dell’Anello (1954), Le due torri (1955) e Il ritorno del re (1955).
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Il successo
L’opera di John Ronald Reuel Tolkien ha raggiunto una notevole fama in tutto il mondo. Tale successo è dovuto anche al fatto che Tolkien è stato capace di produrre un legendarium dalle molteplici interpretazioni, un’opera complessa, ma allo stesso tempo popolare.
Dopo essersi dedicato sin dall’infanzia alla creazione di linguaggi, nel corso degli anni egli sviluppò una vera e propria cosmogonia, narrando la storia di un mondo dai suoi albori sino al sorgere della nostra era. Nel 1916-1917 il professore iniziò infatti la stesura del complesso di miti e leggende che in seguito divenne Il Silmarillion, a cui lavorò per tutta la vita. Il suo intento iniziale era quello di dare all’Inghilterra una vera e propria mitologia. Inoltre la genesi di questi miti era strettamente legata alla volontà di Tolkien di creare una mitologia e poi una letteratura epica e fiabesca da attribuire ai popoli che parlavano le sue lingue inventate. Dunque queste opere sono propriamente dei meta-racconti.
L’eredità artistica
A partire dagli anni sessanta e settanta, la produzione tolkieniana si è trovata all’interno di un fenomeno letterario e di costume di notevole portata che ha contribuito all’affermarsi del moderno immaginario fantasy. La produzione di Tolkien è spesso accostata al genere high fantasy. Varie opere fantasy contemporanee sono ispirate all’universo tolkieniano. Ne sono esempi conclamati le Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin o la saga di Shannara di Terry Brooks.