“Objets Trouvès – Archivi per un grande magazzino”.

Al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma un’ interessante mostra sugli storici grandi magazzini de La Rinascente.

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Al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma un’ interessante mostra sugli storici grandi magazzini de La Rinascente.

 

Nel 1968 lo storico dell’arte Arturo Quarto Quintavalle (Parma 1936), tra i maggiori esperti di arte visiva del nostro tempo, fondò lo CSAC, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, un imprescindibile luogo di raccolta e di conservazione dei materiali originali della comunicazione visuale e della ricerca artistica italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Lo CSAC, collocato nell’Abbazia Cistercense di Valserena, a pochi chilometri dal centro parmense, conserva un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi nelle sezioni di arte, fotografia, media, progetto e spettacolo ed è costantemente impegnato nell’attività di archiviazione, ricerca, didattica e di informazione attraverso l’organizzazione di mostre e i contatti con musei internazionali quali il MoMa di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, la Triennale di Milano e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.

Ed è proprio in questo contesto di progettualità espositiva che si inserisce la mostra “Objets Trouvès – Archivi per un grande magazzino”, organizzata nell’ambito del programma 2017 di Fotografia europea, “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro” che si svolgerà a Reggio Emilia dal 5 maggio al 9 luglio 2017. Gli objets trouvès del titolo sono tutti quegli oggetti che si trovano all’interno del grande magazzino de La Rinascente che è il vero protagonista della mostra direttamente e indirettamente. Entrata nell’immaginario collettivo come luogo simbolo della ripresa economica del secondo dopoguerra e della emulazione del modello statunitense dei mega store, La Rinascente racconta la storia attraverso il suo essere edificio dall’impatto visivo imponente nel contesto urbano e luogo dove è possibile trovare e acquistare la merce più disparata. Il grande magazzino illustrato in mostra è quello di Roma sia attraverso il progetto del 1959 – ’62 dell’architetto Franco Albini per Piazza Fiume sia attraverso bozzetti, cataloghi di moda, fotografie, pubblicità e packaging, tutti punti di partenza per narrare microstorie dell’Italia dell’epoca.

Fondamentale a tale proposito è il settore della moda dagli Anni Venti agli Anni Sessanta, e in particolare l’abito illustrato dai vari media: dalla pubblicità su riviste specializzate, ai reportage fotografici delle sfilate e degli allestimenti delle vetrine dei grandi magazzini. Si possono ricordare i bozzetti di Ballester, di John Guida, di Schubert, degli Atelier Antonelli e Albertina, i disegni di Brunetta e il progetto grafico di Roberto Sambonet in stretto rapporto visivo con i manifesti di Giancarlo Iliprandi degli Anni Sessanta.

Merito del La Rinascente è stato anche quello di avere organizzato per numerosi anni il premio Compasso d’Oro, ( nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti), a cui è dedicata una parte della mostra che comprende, inoltre, una sezione sulla presentazione e promozione del prodotto sia all’interno del Grande Magazzino che fuori attraverso le vetrine, la logistica nei reparti e la segnaletica con firme di Gio Ponti, Roberto Sambonet e Pino Tovaglia. Infine il progetto architettonico è visivamente narrato attraverso il progetto di Ferdinando Raggiori per la sede milanese de La Rinascente e il progetto, non realizzato, di Ignazio Gardella per la sede romana in Piazza Colonna.

 

Loredana Carena

Info: “Objets Trouvès – Archivi per un grande magazzino”, CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma nell’ambito di Fotografia Europea. Abbazia di Valserena, Strada Viazza di Paradigna n. 1 – Parma – Dal 7 maggio al 30 ottobre 2017.

www.csacparma.it

tel. +39/0521/607791