Nuovo attentato in Turchia

Esplosione nella parte sud orientale del Paese, tre vittime, attentato di probabile matrice curda.

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Tensione sempre più alta in Turchia. Un’esplosione ha interessato ieri Dyiarbakir, considerata la “capitale curda”, nella parte sud orientale del Paese, provocando tre morti. Le autorità locali avevano ricondotto la causa a un incidente, nell’officina di una stazione di polizia, durante la riparazione di un mezzo blindato.

Il Ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, ha smentito, invece, questa versione, parlando di un attentato ad opera di terroristi che hanno “scavato un tunnel e inserito l’esplosivo nel terreno”.

Il Governo di Ankara non ha accusato, al momento, nessun gruppo per l’accaduto ma, da quanto si è appreso da fonti investigative, cinque persone sono state arrestate nelle ultime ore.

I militanti curdi, che rivendicano da molti anni la volontà di istituire uno Stato autonomo, non sono nuovi a tali iniziative. Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan era stato accusato infatti, da Ankara, di aver colpito proprio quella struttura, il 4 novembre scorso, causando il decesso di nove persone e il ferimento di cento.

La Turchia vive un momento particolarmente delicato. Oltre un milione di connazionali, residenti in cinquantasette Paesi, hanno avuto tempo, fino a ieri, per esprimere il proprio voto nel referendum di riforma costituzionale inerente al rafforzamento dei poteri del Presidente Erdogan. I dati riferiscono che l’affluenza è aumentata del 5%, rispetto alle ultime politiche del 2015, giungendo così al 47%.