E’ arrivata, finalmente. Dopo 13 lunghi anni di attesa, la Suzuki presenta per il 2021 una nuova versione dell’iconica Hayabusa. Una sportiva che ha fatto breccia nel cuore degli appassionati, e che oggi si ripresenta con nuovi contenuti ed uno stile che ricalca quello del modello originale. E che s’ispira al falco pellegrino, Hayabusa in giapponese. Andiamo a scoprirla più da vicino.
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Nuova Suzuki Hayabusa per il 2021, ma che cos’ha di tanto speciale?
Se vi state chiedendo perché questa sportiva sia entrata nella storia, è perché appartiene ad una specie rara e particolare. A metà degli anni ’90, le case giapponesi aprirono il “club dei 300 Km/h”, ossia iniziarono a produrre moto stradali capaci di raggiungere quella velocità da sogno. Il club venne aperto dalla Honda, che nel 1996 tirò fuori la CBR 1100 XX Super Blackbird. Yamaha non aderì, mentre Kawasaki lanciò la ZX-14R. E venne il turno della Suzuki, che con la prima Hayabusa oscurò tutte le rivali. Correva l’anno 1999.
La Hayabusa fece il record di vendite tra le sportive stradali, piazzando oltre 115 mila esemplari. Il segreto del suo successo fu la coppia incredibile, che le conferiva un’accelerazione da dragster (negli USA la Suzuki era una frequentatrice abituale delle dragstrip). Avena inoltre una guidabilità superiore alla media, cosa che la rese godibile anche su strada. In Italia la Hayabusa ha salutato il mercato nel 2017, in quanto non omologabile Euro 4.
Com’è fatta la nuova belva
Il design è la parte che è cambiata meno della nuova Hayabusa. E non poteva essere diversamente, visto il blasone della moto. La differenza vera sta nella meccanica, che può contare su un motore rivisto. Il quattro cilindri da 1340 cc monta nuovi iniettori Side Feed Injector, piazzati in diagonale, pistoni e bielle più leggeri. La camera di combustione ha un profilo diverso, e anche lo scarico è più leggero. Queste modifiche hanno sacrificato la potenza massima (188 CV, quando la versione originale arrivava a 197) ma ne hanno migliorato la guidabilità e l’erogazione. Senza rinunciare all’accelerazione bruciante che l’ha resa famosa.
Suzuki Hayabusa 2021, elettronica tutta nuova
L’evoluzione maggiore della Suzuki sta nell’elettronica. Richiamando un po’ la GSX-1000 R progettata e sviluppata per le corse Superbike, la Hayabusa si dota di controllo di trazione, anti impennata, ride-by wire ed il quickshifter per il cambio. Questi dispositivi hanno diversi programmi che il pilota può selezionare attraverso i vari riding mode, che variano le tarature da un setting più dinamico (la “A”) ad uno più facile (la “C”). Il controllo di trazione è regolabile a 10 livelli, essendo collegato ad una piattaforma inerziale a sei assi. ABS cornering e limitatore di velocità a 299 Km/h sono di serie.
Quando arriva e quanto costa
La Suzuki Hayabusa farà il suo debutto nel mercato mondiale a partire da marzo. Sarà disponibile in tre colorazioni: Candy Burnt Gold, Metallic Matte Sword Silver e Candy Daring Red. Il prezzo per l’Italia parte da 19.390 Euro, che tutto sommato non è male, considerando che ti porti a casa un pezzo di storia del motociclismo. E con tanta ciccia sotto le carene…
Oltre alla versione standard, la Suzuki ha messo in vendita un’allestimento speciale, la Web Edition. Dotata di particolari in carbonio su elementi con gli specchietti, e di uno scarico Akrapovic più leggero di 2 Kg, la Web Edition è disponibile da ora e fino al 15 marzo, in soli 10 esemplari. Purtroppo, sono già stati prenotati tutti, e non è più disponibile.
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