venerdì, Aprile 19, 2024

Nuova Caledonia: NO all’indipendenza dalla Francia

La Nuova Caledonia dice NO all’indipendenza dalla Francia. Secondo i primi dati del referendum il 96% dei cittadini ha votato NO. Il voto si è svolto in mezzo al boicottaggio degli indipendentisti, i quali avevano protestato contro il governo di Parigi per non aver rimandato il referendum nonostante la pandemia.   

Referendum Nuova Caledonia: cos’è successo?

Si è tenuto il terzo referendum per l’indipendenza della Nuova Caledonia dalla Francia. Secondo quanto riferito dalla tv locale NC a 1ère, i cittadini hanno votato NO all’indipendenza. I risultati parziali mostrano infatti che il NO ha ricevuto il 96% dei voti. I media hanno anche riferito che si è verificato un forte calo dell’affluenza a causa del boicottaggio del voto da parte del movimento indipendentista per protestare contro il governo di Parigi. La popolazione indigena Kanak, che è in gran parte favorevole all’indipendenza, aveva chiesto la non partecipazione al referendum perché si trovava in un periodo di lutto di 12 mesi a seguito dell’ondata di infezioni di coronavirus a settembre.  Tuttavia, Parigi aveva rifiutato di rinviare la consultazione. La Nuova Caledonia fa parte della Francia dal 1853. Il referendum è stato il terzo sui tre previsti da un accordo firmato nel 1998 dopo molte violenze tra i separatisti e la fazione favorevole a restare parte della Francia, che aveva vinto i primi due.

Il discorso del presidente francese Macron

Dopo la pubblicazione dei risultati, il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto un discorso dall’Eliseo. “Dopo i referendum del 4 novembre 2018 e del 4 ottobre 2020, i Caledoniani hanno votato a stragrande maggioranza contro l’accesso alla piena sovranità, all’indipendenza, in un contesto di forte astensione. La Nuova Caledonia resterà dunque francese. Questa domenica, fedeli alla saggezza dei nostri anziani, facciamo insieme un nuovo passo. L’accordo di Noumea sta raggiungendo la sua fine legale. La promessa del destino comune di cui era portatore non è mai stata così tangibile e deve continuare a guidarci”, ha detto Macron. “Stiamo solo partecipando a una lunga storia, ma possiamo essere orgogliosi di questo viaggio senza precedenti e pacifico. Se le tre consultazioni hanno portato a dire tre volte no all’indipendenza, ognuna ha portato un messaggio diverso di cui dobbiamo tenere conto in tutta la loro profondità. E non possiamo ignorare che l’elettorato è rimasto profondamente diviso nonostante il passare degli anni”, ha proseguito.

Lo Stato e le istituzioni locali devono collaborare

“Il ministro d’oltremare è attualmente in Nuova Caledonia al fianco dei Caledoniani, su mia richiesta. Dovremo costruire una risposta alle questioni istituzionali e legali. Certo, sarà necessario definire un’organizzazione politica in accordo con i risultati delle tre consultazioni. Ma le discussioni future non possono essere limitate alle istituzioni. Il legame che ci unisce non è solo legale. È un legame carnale, un legame di solidarietà, un legame umano”, ha detto il presidente francese. “Su molti temi lo Stato e le istituzioni locali possono e devono collaborare. Queste sono prima di tutto le questioni urgenti, quelle che ci aspettano nelle prossime settimane, la situazione economica, ovviamente, la situazione sanitaria, la ripresa, l’equilibrio dei conti pubblici. Il ministro Sébastien Lecornu avvierà una discussione immediata su questi argomenti con i vostri funzionari eletti. Sono anche le disuguaglianze necessarie che indeboliscono l’unità dell’arcipelago. Il nostro dovere verso i giovani caledoniani, la strategia del nichel, l’autonomia alimentare ed energetica, la terra, la tassazione, una crescita più equa e più rispettosa della natura sono tutti temi che ci permetteranno di realizzare questo nuovo modello di crescita”.

Macron: insieme scriviamo la storia

“Stasera, in qualità di capo di Stato garante delle nostre istituzioni, prendo quindi solennemente atto dell’esito di questi tre scrutini. Confermano la volontà espressa dalla maggioranza dei Caledoniani di rimanere nella Repubblica e nella nazione francese. Sta a tutti noi scrivere la nostra storia con ambizione e rispetto. Una storia che ricorda inequivocabilmente ciò che deve ai Kanak, il primo popolo riconosciuto dall’Accordo di Noumea e la cui presenza all’interno della comunità nazionale è un’inestimabile opportunità. Una storia che riconosce senza pretese il contributo dei Caledoniani che poi sono arrivati ​​sul Caillou per affondarvi le proprie radici e vivere da donne, da uomini liberi”, ha concluso Macron.


Leggi anche: Nuova Caledonia: un leader kanak pro-indipendenza al governo

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles