mercoledì, Aprile 30, 2025

Novembre è il mese del patrimonio dei nativi americani

Il Ringraziamento e il Giorno dei veterani non sono le uniche festività importanti che si celebrano a novembre. Novembre è infatti anche il mese del patrimonio dei nativi americani. Un momento per ricordare che la storia americana è iniziata molto prima che i coloni mettessero piede nel continente e per celebrare le numerose culture e contributi delle popolazioni indigene del Paese.

Novembre, perché è il mese del patrimonio dei nativi americani?

Quando si pensa alle festività di novembre in America vengono subito in mente il Giorno del Ringraziamento e il Giorno dei veterani. Tuttavia non sono gli unici eventi che si celebrano in questo mese. Infatti novembre è il mese del patrimonio dei nativi americani. È il Native American Heritage Month, mese in cui si celebra la ricca cultura e le tradizioni delle diverse tribù negli USA.  Vediamo alcuni fatti curiosi di come è nata la commemorazione.

I Boy Scout sono stati tra i primi a celebrare un giorno per i “Primi Americani”.

Arthur Caswell Parker, membro della Nazione Seneca e pronipote del segretario di Ulysses S. Grant durante la Guerra Civile, è stato uno dei più importanti sostenitori dei diritti dei nativi americani per tutto il 20esimo secolo. Oltre a fondare la Society of American Indians e il Congresso nazionale degli indiani d’America, Parker ha fatto pressioni sui boy scout d’America per riconoscere le popolazioni indigene del paese con una vacanza annuale. I suoi sforzi hanno avuto successo; dal 1912 al 1915, i Boy Scout celebrarono una giornata per i “primi americani”.

Red Fox James ha percorso 4 mila miglia a cavallo per ottenere sostegno alla causa dei nativi americani

Nel marzo 1914, Red Fox James, ritenuto un membro della Blackfeet Nation, sebbene a volte legato alla Crow Nation, intraprese una cavalcata attraverso il paese dal Montana a Washington DC, per chiedere al presidente Woodrow Wilson di fare il 12 ottobre una festa nazionale per i nativi americani. Lungo la strada, ha raccolto le firme di governatori, senatori e altri funzionari per approvare la mozione. Sebbene James abbia incontrato Wilson all’arrivo a metà dicembre, non ci sono prove che Wilson abbia mai emesso un proclama.

I nativi americani e i diritti civili

James si recò di nuovo alla Casa Bianca nel 1915, questa volta per presentare una petizione al Presidente per concedere la cittadinanza ai nativi americani. Nello stesso anno, il Congresso dell’American Indian Association decise di celebrare un “American Indian Day” il secondo sabato di maggio. Il presidente dell’organizzazione, un membro della tribù Arapaho di nome Sherman Coolidge, fece una dichiarazione ufficiale nel settembre 1915, ma non si trattava solo di un giorno di riconoscimento. Nella sua proclamazione, Coolidge ha anche sostenuto la cittadinanza dei nativi americani. Nel giugno 1924, il Congresso approvò finalmente l’Indian Citizenship Act, che conferiva la cittadinanza a tutti i nativi americani nati negli Stati Uniti. Tuttavia, poiché il diritto di voto spettava ai governi statali, a molti cittadini nativi americani non fu ancora permesso di votare fino agli anni ’50.

Gerald Ford primo Presidente a designare “settimana dei nativi americani”

In seguito agli sforzi di Parker, James, Coolidge e altri, alcuni Stati iniziarono a onorare i nativi americani con una giornata annuale. New York fu il primo a farlo, celebrando l’American Indian Day il secondo sabato di maggio 1916. Altri stati scelsero il quarto venerdì di settembre. Ma la festa non è stata riconosciuta dalla Casa Bianca fino al 1976, quando il Congresso ha chiesto al presidente Gerald Ford di onorare i contributi dei popoli indigeni con una settimana di sensibilizzazione dei nativi americani dal 10 al 16 ottobre. Ford dichiarò: “Nel rinnovare lo spirito e la dedizione determinata degli ultimi 200 anni, dovremmo anche unirci ai nostri nativi americani per ricostruire consapevolezza, comprensione e apprezzamento per il loro ruolo storico e la futura partecipazione nella nostra variegata società americana”.

George H. W. Bush primo Presidente ha proclamare novembre mese dei nativi americani

Ronald Reagan mantenne la tradizione durante i suoi anni in carica, iniziando con l’American Indian Day il 13 maggio 1983, e infine celebrando il National American Indian Heritage Week alla fine di novembre 1988. Nel 1990, il Congresso approvò una risoluzione che chiedeva al presidente George H.W. Bush di designare tutto il mese di novembre come National American Indian Heritage Month. Il 3 agosto 1990 Bush dichiarò novembre come “Native American Indian Heritage Month”, mese del Patrimonio nazionale indiano americano. Da allora, è diventata consuetudine per il Presidente in carica emettere un decreto simile ogni autunno.

Trump unico Presidente che ha cancellato la celebrazione

Nel 2019, dopo 29 anni di celebrazioni, il presidente Donald Trump ha cancellato il mese del patrimonio dei nativi americani, proclamando novembre il mese dei Patrioti.  

L’introduzione del “National American History” proprio durante il “Native American Indian Heritage Month” sembra l’ennesimo affronto del presidente Trump, che non ha mia perso occasione per deridere i nativi americani, dando loro appellativi inopportuni e facendo battute fuori luogo, come quando soprannominò “Pocahontas” la senatrice Elizabeth Warren, scherzando sul massacro di Wounded Knee.


Leggi anche: Dopo 250 anni i Nativi americani possono riavere le loro terre

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