Il comitato del Nobel norvegese ha ufficialmente comunicato che il premio per la Pace 2019 è stato assegnato al premier etiope Abiy Ahmed Ali, per il suo impegno al timone della nazione africana al fine di promuovere un accordo di pace con l’Eritrea. Il Comitato ha poi specificato in un tweet che “il premio Nobel per la pace 2019 intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”. “In stretta collaborazione con Isaias Afwerki (presidente eritreo) – continua il Comitato – il premiato di quest’anno, Aly Ahmed Ali, ha rapidamente elaborato i principi di un accordo di pace per porre fine alla lunga situazione di stallo tra i due paesi”.
Niente Greta Thumberg quindi, la sedicenne attivista svedese era una delle favorite per portare a casa prestigioso riconoscimento.
Aby Ahmed Ali, un grande statista
Nato a Beshasha nel 1976, Abiy Ahmed Aly è diventato Primo Ministro dell’Etiopia nell’Aprile 2018, dopo una costante attività di riforme portate avanti contro l’ex presidente Desalegn.
Abiy Ahmed Ali ha avuto le drastiche capacità di promuovere alcuni fondamentali accordi con la vicina Eritrea, riaprendo le rotte aeree e portando avanti nuovi progetti in comune. Questo costante impegno per riappacificare i due paesi del Corno d’Africa gli è bastato per aggiudicarsi un premio cosi importante come il Nobel per la Pace.
Le parole del premier Antonio Conte
“Le mie più calorose congratulazioni al mio grande amico Abiy Ahmed Ali. Il Nobel per la Pace è il riconoscimento della sua forte leadership nel trasformare in atti concreti il desiderio di pace della popolazione di un’intera regione. Abiy, l’Italia è e sarà al tuo fianco”, cosi il premier Giuseppe Conte in un tweet in inglese pubblicato sul suo profilo ufficiale.
