venerdì, Marzo 29, 2024

Nobel per la Pace a Salvini: la proposta arriva dai nazionalisti tedeschi

Il Premio Nobel per la Pace a Salvini. Non si tratta di una classica bufala e nemmeno di una mera provocazione, ma di una vera e propria idea che proviene dalla Germania. Sì perché in queste ore Beatrix Von Storch, vicepresidente del Partito nazionalista Alternativa per la Germania, nonché membro del Bundestag (il Parlamento federale tedesco) dal 2017, ha realmente proposto di candidare il ministro dell’Interno italiano per il prestigioso riconoscimento. A conferma della veridicità delle parole dell’esponente politica tedesca è arrivato anche un comunicato ufficiale dell’AFD che spiega le motivazioni alla base di quella che a molti all’inizio era sembrata una provocazione priva di fondamento.

Aggressione al comizio di Salvini a Cremona: due denuce

La deputata, infatti, nella nota diffusa tramite i social network, ha rivelato perché secondo lei e il suo partito il Nobel per la Pace a Salvini sarebbe del tutto motivato. Innanzitutto ha ricordato il grande contributo e l’impegno profuso dal leader della Lega nel contrastare quella che ha definito «industria dei profughi», sottolineando come il vicepremier del Governo Conte abbia svolto un ruolo fondamentale nell’assicurare maggiore sicurezza e stabilità all’Europa. Infatti la Von Storch ha affermato che, in seguito alla chiusura dei porti e delle frontiere sancita dal responsabile del Viminale, è stata bloccata con successo la piaga dell’immigrazione clandestina verso il Vecchio Continente, nonché «l’industria dei trafficanti». Tutto ciò, al contempo, ha impedito che numerose persone continuassero ad annegare in mare, facendo di Salvini «un esempio che gli altri dovrebbero seguire».

Beatrix Von Storch, vicepresidente di AFD.

Ricordiamo che in questa fase Lega e Alternativa per la Germania formano un’alleanza nel Parlamento europeo per il gruppo Identità e Democrazia, una coalizione caldeggiata fortemente proprio dal leader leghista, nella quale sono presenti i vari partiti nazionalisti. AFD, infatti, prima della nascita di questo nuovo gruppo si trovava in Europa delle libertà e della democrazia diretta, all’interno del quale figura ancora il Movimento 5 Stelle. Invece per quanto concerne colei che si è fatta promotrice del Nobel per la Pace a Salvini, Beatrix Von Storch, è un’esponente della fazione più estremista di AFD. Dopo aver lavorato esclusivamente come eurodeputata, a partire dal 2017 è stata eletta anche al Bundestag: di origini altolocate, è nipote di Johann Ludwig Von Krosigk, ministro delle Finanze negli anni del Terzo Reich.

Durigon favorevole: «Penso che potrebbe rientrarci»

Mentre il ministro dell’Interno si è limitato a ringraziare la collega tedesca per la proposta, Claudio Durigon ha appoggiato totalmente l’idea dell’AFD. Il sottosegretario leghista al Lavoro, raggiunto da Radio Capital, si è detto pienamente d’accordo con un’eventuale candidatura al Nobel per la Pace a Salvini, dichiarando che in questo periodo sta lavorando alacremente per tutelare gli interessi del suo Paese, e aggiungendo che spesso utilizza parole simili a quelle pronunciate in passato da «grandi personaggi religiosi come Giovanni Paolo II». Dunque, secondo il 47enne di Latina, avrebbe tutte le carte in regola per entrare in lizza tra i potenziali vincitori.

Nobel per la Pace a Salvini: Durigon favorevole.

Nonostante l’idea lanciata da Beatrix Von Storch, c’è da ricordare che, in realtà, la proposta del partito tedesco AFD non si potrà concretizzare per una questione di tempistiche. Infatti, stando al regolamento, le segnalazioni di eventuali candidati al prestigioso riconoscimento devono essere inviate al Comitato per il Nobel norvegese (formato da cinque persone selezionate tra i deputati al Parlamento di Oslo) entro e non oltre il 1° febbraio. Quindi, anche se i sostenitori di Salvini volessero entrare in azione, sarebbe comunque troppo tardi per far arrivare una candidatura ufficiale. Il premio, dopo un’attenta selezione, verrà assegnato a ottobre. Vediamo, a questo punto, chi sono i reali favoriti alla vittoria.

Premio Nobel per la Pace 2019: Greta Thunberg grande favorita

I bookmakers inglesi si stanno già scatenando con quote e pronostici per stabilire chi è il favorito ad aggiudicarsi il Nobel per la Pace 2019. Ebbene, ad oggi sembra proprio che non ci siano molti dubbi: in pole-position svetta, infatti, la giovane ambientalista e attivista svedese Greta Thunberg. La 16enne sembra aver già staccato personaggi del calibro di Papa Francesco, Angela Merkel e Donald Trump, e per gli esperti dopo aver ricevuto il titolo di donna dell’anno dai giornalisti svedesi, e mentre si accinge a conseguire una laurea honoris causa all’Università belga di Mons, nel mese di ottobre potrà scrivere il suo nome accanto a quello di illustri predecessori quali Martin Luther King, Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta e il Dalai Lama (solo per citarne alcuni).

Nobel per la Pace 2019: Greta Thunberg favorita.

La principale rivale di Greta Thunberg nella corsa al Premio Nobel per la Pace 2019 secondo i bookmakers britannici è Jacinda Ardern, la premier neozelandese che, dopo i terribili attentati alle moschee di Christchurch, si distinse per la posizione ferma e decisa assunta contro ogni forma di terrorismo. In terza posizione, invece, viene dato l’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR), seguito da Reporter senza frontiere. Poche chance, invece, sembra avere Papa Francesco, che con il 6% delle probabilità è quasi alla stregua di un outsider.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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