I sostenitori di Nika Melia in migliaia, sono scesi in piazza questo venerdì per protestare contro la detenzione del loro leader. Il 23 febbraio la polizia ha fatto irruzione nella sede del suo partito e dopo qualche scontro ha tratto in arresto il leader dell’opposizione al governo e altre 20 persone.
In piazza per sostenere il leader dell’opposizione
Sono scesi in piazza sventolando la bandiera dalle cinque croci georgiana. Hanno marciato verso il centro della città per chiedere il rilascio di Nika Melia presidente del partito di opposizione UNM (United National Movement).Davanti al Parlamento hanno invocato nuove elezioni parlamentari dopo il voto contestato lo scorso anno dallo stesso leader. Lo scorso novembre dopo le elezioni in Georgia, il leader si è fatto portavoce di una campagna contro il governo. Ha più volte sostenuto brogli nelle votazioni e segnalato violazioni. Il partito Georgian Dream ha vinto le elezioni ma Melia non lo ha mai riconosciuto, inasprendo i toni e lo scontento tra i suoi sostenitori.
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Chi è Nika Melia?
Classe 1979, master in relazioni internazionali all’università di Oxford. Il politico del paese caucasico è già stato arrestato e rilasciato su cauzione nel 2019. Fu accusato, in quell’occasione, di aver organizzato e gestito la violenza di gruppo avvenuta a Tbilisi nel giugno del 2019 contro l’influenza russa nel Paese. La motivazione dell’arresto del 23 febbraio è il mancato pagamento di quella cauzione che si aggira intorno ai 9900 euro.
Sarà questo il vero motivo dell’arresto?
In tanti tra le file del Movimento Unito Nazionale di Melia, si faranno questa domanda. Difatti, l’arresto arriva dopo mesi di attacco e proteste contro il governo per le presunte accuse rivolte contro Georgian Dream. L’arresto è avvenuto nonostante le dimissioni del Premier Giorgi Gakharia, in netto contrasto con il suo partito. Il Premier dimissionario sosteneva che l’arresto di Nika Melia non sarebbe giovato al paese in quanto avrebbe inasprito ancora di più le posizioni politiche.
Le reazioni del Mondo rispetto alla questione Georgiana
Proprio nei prossimi giorni il presidente del Consiglio Europeo si recherà a Tbilisi per un incontro con il presidente georgiano Salome Zourabichvili e il nuovo primo ministro Irakli Garibashvili e alcuni membri dell’opposizione. Si prevede che qualche intervento di diplomazia sarà intrapreso per scongiurare altre violenze. Del resto altri Paesi europei e gli Stati Uniti hanno espresso allarme in merito alla detenzione di Melia che potrebbe portare ad una netta divisione politica dagli esiti incerti.