Con l’isolamento imposto da uno stato d’emergenza pandemico, che sembra andare oltre le aspettative governative, l’udito si fa prepotente nei confronti della vista. Le immagini lasciano il tempo che trovano, per passare il testimone alle voci che il cervello, definisce come stimolo di socializzazione. Con il NeuroPod, le voci divengono neurologiche. Ciò, grazie all’iniziativa della Sezione Giovani della Società Italiana di Neurologia.
Le voci neurologiche come sostegno alla popolazione?
Il nome del progetto, NeuroPod, ci da già l’idea della strutturazione di un’iniziativa prodotta dalla SIgN. Sfocia allora i un’idea concreta che utilizza un podcast, non solo per gli addetti ai lavori, bensì atto a tutta la popolazione. Le voci amiche scaturiscono nel nostro cervello l’idea di socializzazione che, ci manca da troppo tempo e ci è mancata per troppe stagioni. Dallo scorso anno, in cui fece da padrone, la prima istituzione di Lockdown, la mancanza di un confronto verbale, sfociò in non pochi problemi psicologici. In questo periodo la preferenza ricade sulle attività radio che, tra le altre cose, danno la possibilità ad un dialogo, tramite determinati spazi atti a parlare con il pubblico. Alla luce di ciò allora, nasce NeuroPod, come importanza del suono rispetto ai marchingegni digitali e schermi.
La comunicazione di contenuti scientifici
Dal 14 di aprile quindi, ci sarà un nuovo programma scientifico a tenerci compagnia. Ma non solo, sarà un’occasione di cogliere insegnamenti scientifici e curiosità che intratterranno lo spettatore con argomenti di maggiore interesse. La peculiarità del programma, sarà atta ad essere estremamente facile e comprensibile anche dai profani del mestiere. Per ciò che concerne gli approfondimenti del canale, potrete consultare il tutto su www.neuropod.it. Ma saranno inglobati anche i principali canali audio come Spotify, Google ed Apple. Indubbiamente si tratta di un’iniziativa tecnologica innovativa che punta a concretizzarsi con il coinvolgimento del pubblico in ascolto.