Sembrava che potesse trovare spazio nel Decreto Sostegni bis, come alcuni quotidiani avevano ipotizzato nei giorni scorsi. Niente da fare, invece: non è previsto, almeno finora, nessun rifinanziamento per gli incentivi statali.
Nessun rifinanziamento: è sicuro?
Sappiamo già che il Decreto ha ricevuto approvazione due giorni fa, lo scorso 20 maggio. Fino all’ultimo sarebbe stato possibile inserire il rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto di auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km: ma ciò non è successo, anche considerate le difficoltà intercorse tra le forze politiche per trovare un compromesso.
Decreto Sostegni bis: Di Maio soddisfatto
Eventuali ripensamenti
Non tutto però è perduto. Teoricamente gli incentivi avrebbero termine il prossimo 30 giugno, ed è la stessa data in cui entrerà nel vivo la conversione del Decreto: questo significa che eventualmente il rifinanziamento potrebbe rientrare “dalla finestra” sotto forma di emendamento. Questa possibilità potrebbe in realtà essere provvidenziale, in quanto potrebbe evitare l’effetto annuncio, cioè il prolungamento della domanda prima dell’effettiva entrata in vigore.
Possibilità di proroga
L’ipotesi non è così assurda, in quanto lo scorso 19 maggio alla Camera dei Deputati è stato approvato un ordine del giorno con cui il governo si impegna a “valutare l’opportunità di prorogare e rifinanziare le misure di incentivo previste per l’acquisto di veicoli a motore a basse emissioni, prevedendo altresì una diversa e più uniforme ripartizione delle risorse tra le classi di emissione attualmente stabilite”.
Abolizione del superbollo
Non è tutto. Il documento di cui sopra ha avuto come prima firmataria Manuela Gagliardi, ex Forza Italia e oggi Gruppo Misto. Questo impegna il governo anche a decidere per l’eliminazione del superbollo, e ad introdurre la totale detraibilità dell’Iva sulle auto aziendali. Queste misure potrebbero dare impulso al mercato dell’auto, ma rimane ovvio che il governo non è obbligato a realizzarle. Si saprà di più nelle prossime settimane, considerando anche il consumo dei fondi ancora disponibili sulle auto con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km.
