Nerone al British museum: un politico moderno

Una mostra sul tiranno che ha allentato la pressione fiscale apre il 27 maggio

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Un evento che presenta un imperatore romano, spesso considerato persecutore e distruttore, come un moderno governante. La mostra di Nerone al British museum restituisce dignità storica a un personaggio che la storiografia ha descritto negativamente.


Il Grande Incendio e la Nuova Roma di Nerone


Cosa vedere all’esposizione di Nerone al British museum?

Una raccolta di 200 pezzi, le scoperte archeologiche più recenti, che contestualizza la figura dell’imperatore. Ultimo discendente maschio di Augusto, Nerone ha governato in un periodo di cambiamenti. Salito al potere a 16 anni nel 54 d.C. ha dovuto fare i conti con un’élite forte e una classe lavoratrice ridotta all’osso. La Britannia da poco annessa, è teatro di rivolte e violenze, come il saccheggio di Londinium da parte della regina Budicca. Anche i tentativi di ribellione dei Parti mettono in luce le difficoltà a gestire un territorio così vasto. Il suicidio del sovrano è un evento che cambia il mondo romano: infatti, la successione non avviene per linea dinastica. Non c’è più una famiglia che dà i natali a un uomo dotato, ma la scelta ricade su militari che si distinguono per coraggio e valore.

Nerone e la politica

L’esposizione “Nero, the man behind the myth” rivela la modernità dell’imperatore, anticipatore di fenomeni attuali. Esibisce il proprio ego e rende la politica una performance in cui vince chi ha più carisma. Infatti, promuove l’organizzazione di giochi, Iuvenilia (56 d.C.) e Neronia (d.C.), in cui si esibisce come poeta e musico. Seneca è tra i suoi precettori e lo istruisce alle lettere e alla filosofia. Il sovrano inizialmente si guadagna il favore della plebe per una riforma che alleggerisce il prelievo fiscale.

Nerone al British museum tra l’incendio di Roma e il potere alle donne

L’episodio dell’incendio di Roma del 64 d.C. può essere inserito in un piano di urbanistica in cui vanno a fuoco solo edifici in rovina. Infatti, Nerone è noto anche per la costruzione della Domus Aurea sui colli Palatino e Celio. La madre e consorte Agrippina consiglia l’imperatore nelle scelte di governo, si interessa di politica e influenza le scelte amministrative. Anche le mogli, Poppea e Messalina prendono decisioni che spesso si contrappongono a quelle del Senato.

La mostra “Nero, the man behind the myth”

Il Senato romano ha contribuito a costruire la fama di tiranno e distruttore di Nerone. Infatti, alla sua morte il governo ha condannato l’imperatore alla damnatio memoriae con la cancellazione dei ritratti e delle statue. Hollywood ha però amplificato la negatività del personaggio in film famosi. I curatori della mostra, Thorsten Opper e Francesca Bologna, aprono la mostra con un fotogramma di “Quo Vadis”. Peter Ustinov è un Nerone che inneggia allo spettacolo dell’incendio dell’Urbe, un dissoluto esteta, dedito a lussi e mollezze. Il sovrano amava la vita e i piaceri terreni, ma è anche capo militare e attento gestore delle finanze dello Stato. L’esposizione è in programma dal 27 maggio al 24 ottobre e coniuga il rigore storico britannico al patrimonio italiano.