Il Nepal precipita in una nuova crisi politica dopo che la presidente Bidhya Devi Bhandari ha deciso di sciogliere il parlamento e di indire nuove elezioni per il prossimo novembre. Il piccolo paese, incastonato nell’immensa catena dell’Himalaya, sta vivendo una delle sue crisi più pesanti. Crisi accentuata anche dal sopraggiungere dei blocchi imposti dagli organismi sanitari in merito alla situazione Covid. Il presidente Bhandari ha così deciso dopo che ha constatato che nè il primo ministro KP Sharma Oli, né il leader dell’opposizione Sher Bahadur Deuba sono stati in grado di formare un nuovo governo.
Nepal: cosa sta succedendo?
Il paese è in crisi di identità, a questa si aggiunge anche quella economica e sanitaria. La presidente Bhandari non è la prima volta che decide di sciogliere il parlamento. Già lo scorso 20 dicembre scelse in concerto con le altre autorità di indire le elezioni per maggio. Quella scelta, partorita dal premier Oli, ha scatenato settimane di proteste vista l’incostituzionlità con cui era stata mesa in piedi. Tuttavia, a causa di numerosi incomprensioni tra le parti e di una non capacità di gestione, il paese ha dovuto annullare le elezioni e spostarle a novembre. Insomma, nel piccolo paese asiatico regna il caos politico.
Nepal: le dichiarazioni di Bhandari
Ecco il comunicato relativo alle dichiarazioni della presidente e esponente di spicco del Partito Comunista del Nepal, Bhandari, in carica dal 29 ottobre 2015. “Il presidente ha sciolto la Camera dei rappresentanti e ha ordinato la prima fase delle elezioni generali il 12 novembre e la seconda fase il 19 novembre”.
