L’oppositore russo Aleksej Navalny chiede sanzioni contro i media statali russi. Secondo Navalny, i media sono responsabili della propaganda di Putin e sono diventati dei “guerrafondai”. L’oppositore russo, che attualmente si trova in carcere, da tempo sostiene sanzioni occidentali contro i funzionari del Cremlino e gli uomini d’affari legato al presidente Putin.
Navalny chiede sanzioni contro i media statali russi?
L’oppositore russo Aleksej Navalny torna a parlare della guerra in Ucraina. In un lungo post su Twitter, Navalny punta il dito contro i media statali russi, accusandoli di essere i “propagandisti” del presidente Putin e di essersi trasformati in “guerrafondai” durante l’invasione russa dell’Ucraina. Navalny ha affermato che la “mostruosità dele bugie” a cui ha assistito nella copertura della televisione di stato russo delle atrocità in Ucraina lo ha spinto a far pressione per sanzioni economiche.
“Ve lo dico io, la mostruosità delle bugie sui canali federali è inimmaginabile. E, sfortunatamente, lo è anche la sua capacità di persuasione per coloro che non hanno accesso a informazioni alternative. Il mio punto è che la propaganda di Putin ha cessato da tempo di essere uno strumento. Sono veri guerrafondai e sono diventati un partito a pieno titolo. Gli anchors che strillano all’infinito e i loro ‘esperti’ stanno ravvivando la loro furia e hanno da tempo superato i militari nella loro aggressività. Chiedono una guerra ad oltranza, assaltando Kyiv, bombardando Leopoli. Anche la prospettiva di una guerra nucleare non li spaventa. È un tale disgustoso. La politica è un serpente propagandistico che si morde la coda. I propagandisti creano quel tipo di opinione pubblica che non permette più semplicemente a Putin di commettere crimini di guerra, ma glieli esige. I guerrafondai dovrebbero essere trattati come criminali di guerra. Dai redattori capo ai presentatori di talk show ai redattori di notizie, tutta questa Thousand Hills Radio dovrebbe essere sanzionata ora”, ha scritto Navalny.
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