martedì, Marzo 19, 2024

Nato: le aspirazioni ucraine e le intimidazioni russe

L’intenzione ucraina è di diventare membro della Nato. Ma la Russia non è d’accordo. Così ha schierato le proprie truppe di terra al confine con la Crimea. Mentre l’Unione Europea ha riunito i propri ministri degli esteri in video conferenza condannando l’immane schieramento di milizie sul confine russo.

Cosa succede tra Ucraina e la Russia?

Vi è stato, nelle scorse settimane, un ammassamento di truppe russe a ridosso del confine dell’Ucraina orientale. La zona è quella del Dombas dove 120000 soldati russi si trovano, ora, al confine con l’Ucraina. Un altro movimento di truppe, in questo caso navali, è in corso. Due navi da guerra russe hanno attraversato lo stretto del Bosforo, sabato, per giungere nel Mar Nero. La concentrazione di truppe russe è sorta in risposta allo schieramento di forze militari ucraine alla linea di confine nel Dombas. E al dispiegamento, poi annullato da Biden, di due cacciatorpedinieri nel Mar Nero.


Ambasciatore russo torna a Washington


L’Ucraina e la Nato

Attualmente l’Ucraina non è membro della Nato ma aspira ad esserlo. L’ucraina vorrebbe costruire nuove basi Nato nel Mar Nero soprattutto in funzione anti russa. Tali basi dovrebbero rispondere agli standard atlantici ed accogliere militari americani o canadesi. La presenza di militari americani in Ucraina significherebbe la fine di ogni sovranità russa sul territorio. Questa evoluzione nello scacchiere mondiale è considerata inaccettabile per il Cremlino. Poiché considera il mar Nero come uno spazio esclusivo della propria sfera di influenza strategica.

L’influenza russa in Europa

L’influenza russa in Europa verte sui fabbisogni energetici dei paesi europei. Difatti il Gasdotto russo (Nord Stream 2) è considerato dagli Stati Uniti come la principale minaccia all’influenza americana in Europa. Il lungo gasdotto fornirebbe gas dalla Siberia alla Germania passando per il mar Baltico, in maniera tale da rifornire l’Europa continentale. In questo modo tale da aggirare l’Ucraina e toglierli il predominio del transito del gas che arriva in Europa.


Gasdotto russo a rischio


L’influenza Nato in Europa

Gli Stati Uniti di Biden sono il leader di fatto dell’alleanza atlantica. Gli Usa stanno, in tutti i modi, cercando di sabotare la costruzione di Nord Stream 2. Al fine di controbilanciare l’influenza tedesca sul vecchio continente. Tale autorevolezza tedesca è vista dagli USA come una vera e propria minaccia al proprio ordine europeo. Se l’escalation di tensioni tra Russia e Ucraina proseguisse metterebbe in difficoltà, in primis, proprio la Germania, partner commerciale russo ma anche membro Nato dal 1955.

L’Unione Europea

L’Unione Europea ha condannato lunedì, attraverso la voce del suo capo della diplomazia, l’incremento delle tensioni con la Russia. I 27 ministri degli esteri dell’UE si sono riuniti virtualmente per discutere la questione. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri Joseph Borrel ha dichiarato: “È una situazione molto pericolosa. E chiediamo alla Russia di ritirare le proprie truppe dal confine ucraino. Tutto quello che so è che il rapporto con la Russia non sta migliorando e anzi la tensione è in aumento, in tutte le possibili forme”.


Navi britanniche nel Mar Nero


La leadership americana della Nato

L’accumulo di tensioni nasce dalle mosse non solo dialettiche statunitensi. Gli Stati Uniti stanno trasferendo il proprio malessere interno verso esterno come è accaduto negli anni post 11 settembre con le infinite guerre in Afghanistan e in Iraq. Gli impeti americani si rivolgono verso il nemico per antonomasia: la Russia. Paese che gode del suo ruolo di antagonista per eccellenza al fine di ampliare la propria popolarità. Inoltre Biden, in fase ascendente, vuole staccarsi dalle le posizioni filo russe dell’ex presidente Donald Trump. L’intento del nuovo Presidente americano è quello di recuperare la presa sul continente europeo sponda occidentale.

La guerra che non conviene a nessuno

La guerra non converrebbe né agli Stati Uniti, né all’Ucraina, anche se in cerca un rafforzamento della propria posizione territoriale, né alla Russia. L’obiettivo americano non è fare la guerra alla Russia perché un conflitto andrebbe a modificare lo status quo già ad assi favorevole. Ma provocare i russi per suscitare un riavvicinamento europeo all’Alleanza Atlantica in funzione anti russa. Anche se non si dovrebbe giocare col fuoco russo. In un eventuale prossimo summit gli Stati Uniti proporranno a Putin di sganciarsi parzialmente dalla Cina affinché si costruiscano le nuove basi Nato in Ucraina in funzione anti iraniana. 

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