Napoli-Bologna 3-1: Mertens-show e Azzurri di nuovo primi

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Il Napoli continua a rimanere sulla scia della Juventus e non sembra intenzionata a mollare la presa. Una vittoria sofferta, arrivata dopo lo spavento iniziale con il gol rossoblù firmato Palacio dopo appena 22 secondi di gioco e Mbaye che, 4 minuti dopo, decide di fare un favore al Napoli con un autogol. Poi i due gol del fenomeno Mertens, e Sarri può sorridere. Quella contro il Bologna è una vittoria che dimostra (se ce ne fosse ancora bisogno) che questo Napoli ha carattere perchè sa soffrire e vincere anche le partite più rognose. Certo Sarri può dormire sonni tranquilli se davanti hai un giocatore come Dries Mertens, un giocatore di quelli che possono davvero decidere le sorti di una partita in pochi secondi. La marcia di Sarri continua senza freni ed esitazioni e la Juve non può che continuare a corrergli dietro in attesa di uno sbandamento.

La partita, a dire la verità, inizia con un inconveniente: dopo appena 22 secondi dal fischio d’inizio, arriva infatti il clamoroso gol di Rodrigo Palacio di testa a sfruttare un indecisione della pur fortissima difesa azzurra. Ma lo svantaggio, per il Napoli, dura appena 4 minuti, perchè ci pensa Mbaye, difensore del Bologna, a rimettere tutto in pari con un maldestro tentativo di rinvio che, in realtà, si insacca nella sua stessa porta, dopo una serie di rimballi e una traversa nati da un calcio d’angolo. E’ subito 1-1, dunque, e in mezzo a questi due episodi succede anche che Simone Verdi, che era stato davvero a un passo dal vestire la maglia azzurra in questa sessione invernale di mercato, è costretto a uscire (in mezzo ai fischi del San Paolo) per un guaio muscolare. E’ successo già di tutto dopo 5 minuti di partita. La stranamente disattenta difesa sarriana concede un po’ troppi spazi e infatti, a turno, Dzemaili e Palacio flirtano con il gol del possibile 1-2, senza successo. E anzi, il gol del 2-1 lo fa il Napoli, grazie alla furbizia di Callejon, bravo a procurarsi un rigore dopo una leggera spinta di Masina: rigore che viene prima confermato dal VAR e poi trasformato da Mertens.

Il secondo tempo vede semplicemente il Napoli esibire il suo calcio e rendersi pericoloso quando vuole. Entrano Rog, Diawara e Zielinski (centrocampo praticamente nuovo), ma il gioco non cambia. Poi arriva il genio di Dries Mertens, che da nulla si inventa uno straordinario gol, di destro a giro, un pò all’Insigne ma anche un pò alla Mertens, a dirla tutta. Il Napoli è di nuovo al primo posto e se lo gode pienamente, senza timori riverenziali nei confronti di nessuno.