mercoledì, Aprile 24, 2024

Myanmar: militari usano la pena di morte per reprimere l’opposizione  

Un rapporto della Nazioni Unite afferma che i militari in Myanmar usano la pena di morte per reprimere l’opposizione. Il governo ha già condannato a morte più di 130 oppositori politici.

I militari in Myanmar usano la pena di morte per reprimere l’opposizione

Il governo militare del Myanmar sta usando la pena di morte come strumento per reprimere l’opposizione. Secondo un rapporto della Nazioni Unite, il governo ha condannato a morte 139 oppositori del regime dal febbraio 2021, quando i militari presero il potere con un colpo di stato. L’Alto commissario della Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato che negli ultimi giorni sono state condannate a morte undici persone, sette studenti universitari e quattro giovani attivisti. “I militari continuano a tenere procedimenti in tribunali segreti in violazione dei principi fondamentali del giusto processo e contrari alle fondamentali garanzie giudiziarie di indipendenza e imparzialità“, ha affermato Türk, chiedendo la sospensione di tutte le esecuzioni e il ritorno a una moratoria sulla pena di morte. “I tribunali militari hanno costantemente fallito nel sostenere qualsiasi grado di trasparenza contrario alle più elementari garanzie di giusto processo“, ha aggiunto.

Türk ha anche affermato che le azioni dei militari non sono in linea con il consenso dei 5 punti dell’ASEAN che le nazioni del sud-est asiatico si sono appena impegnate a sostenere al vertice ASEAN di novembre. “Ricorrendo all’uso delle condanne a morte come strumento politico per schiacciare l’opposizione, l’esercito conferma il proprio disprezzo per gli sforzi dell’ASEAN e della comunità internazionale in generale per porre fine alla violenza e creare le condizioni per un dialogo politico che porti il ​​Myanmar fuori da una situazione critica dei diritti umani creata dai militari”, ha detto Türk.

Oltre 16mila persone arrestate

Il governo militare ha fatto arrestare quasi 16.500 persone per essersi opposti al colpo di stato. Di queste, quasi 1.700 sono stati processati e condannati in segreto da tribunali ad hoc. Molte volte i processi sono durati anche pochi minuti. Nessun imputato è mai stato assolto e spesso non hanno avuto accesso agli avvocati o alle loro famiglie. Da quando i militari hanno preso il potere sono anche state uccise circa 2mia persone.


Leggi anche: Myanmar: la tragica situazione del Paese guidato dai militari

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