giovedì, Aprile 25, 2024

Myanmar: cosa si nasconde dietro il successo del golpe?

Nelle ultime ore stanno fuoriscendo una serie di indiscrezioni sui motivi per cui il golpe militare del Myanmar ha preso vita. Difatti le modalità con cui i golpisti hanno preso il potere sbarazzandosi del governo eletto sono state scientificamente applicate secondo una strategia ben precisa. Secondo una fonte citata dalla Reuters, un mese prima dell’irruzione del governo di Min Aung Hlaing, i militari avrebbero chiesto ai fornitori dei servizi internet di installare uno spyware di intercettazione. Importanze strumento tecnologico che ha permesso a mettere ko tutti i sistemi di comunicazione proprio nel momento più delicato per le sorti del paese.

Myanmar: come è avvenuta l’applicazione di questo spyware?

La tecnologia spyware offre ai funzionari militari di intercettare le comunicazioni, di visualizzare messaggi ed email. Consente inoltre di tracciare le posizioni degli utenti senza interferire con i regolamenti delle società telefoniche. Una macchinazione che sarebbe stata importante per far si che si potesse agire nel migliore dei modi, sabotando senza far rumore un governo democraticamente eletto. Ma come è avvenuto tutto questo? I testimoni ascoltati dalla Reuters che si dichiarano dei funzionari militari, non hanno specificato le modalità di applicazione di queste tecnologie. Hanno solamente affermato che agli incontri con le società telefoniche partecipavano non solo militari ma anche membri dei ministeri dei Trasporti, dell’Interno e della Comunicazione.

Superate le 800 vittime

Intanto il numero riferito alle vittime continua a crescere. Come riporta l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici, i morti dall’inizio del golpe militari sono circa 800. Gli sfollati invece, secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, sono più di 250mila. Nonostante questi numeri, le proteste non si fermano, anzi diventano sempre più pressanti nei confronti del governo. Epicentro di queste proteste è stata la township di Pyigyidagun, nel sud di Mandalay. Qui studenti, insegnanti e attivisti hanno ricordato il centesimo giorno dal capovolgimento del governo di Aung San Suu Kyi.


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Golpe in Myanmar: bilancio delle vittime supera quota 800

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