venerdì, Marzo 29, 2024

Muro di Berlino: com’è iniziata la caduta?

L’apertura iniziale del confine è stata accolta con l’apparente “approvazione” di Mosca, con grande sorpresa dei leader della Germania orientale.

Accordi tra leader della Germania e Russia

Alle 21:20 il 9 novembre 1989 fu varcata la porta di frontiera al checkpoint di Bornholmer Strasse. Preannunciò essenzialmente la caduta del muro di Berlino e l’inizio della riunificazione tedesca. Poche persone sanno che prima dell’evento c’è stata una serie di consultazioni segrete tra i leader della Germania orientale e quelli sovietici.

“I leader della DDR [Germania dell’Est] erano perfettamente consapevoli del fatto che era giunto il momento di allentare la procedura proibitiva per lasciare il paese”. Questo è quello che afferma Igor Maksimychev, ricercatore senior presso l’Istituto d’Europa dell’Accademia delle scienze russa.

Inoltre, aggiunge: “Il 7 novembre, Egon Krenz, Segretario Generale del Partito dell’Unità Socialista di Germania [SED], e Oskar Fischer, Ministro degli Affari Esteri della RDT, hanno informato l’ambasciatore sovietico Vyacheslav Kochemasov che un nuovo progetto di legge era stato preparato all’uscita dal paese.”

Un checkpoint speciale al confine

Le autorità della Germania orientale volevano aprire un checkpoint speciale al confine con la Germania occidentale. Attraverso di esso i cittadini che desideravano trasferirsi in Occidente potevano farlo liberamente. “Krenz e Fischer hanno chiesto il parere di Mosca sulla questione, e la mattina del 9 novembre, l’ambasciatore Kochemasov ha risposto che la parte sovietica non aveva obiezioni”, ha aggiunto Maksimychev.

Nuovi regolamenti

Quella stessa sera Günter Schabowski, membro del Politburo della Germania dell’Est, tenne una conferenza stampa dal vivo dedicata a una sessione plenaria del Comitato Centrale SED. Menzionò l’introduzione di nuovi regolamenti che consentivano ai cittadini della RDT di viaggiare liberamente nella Germania occidentale. Alla domanda di un giornalista italiano quando le nuove norme entreranno in vigore, Schabowski ha risposto, con una certa esitazione, che sono entrati in vigore “immediatamente, senza indugio”.

Verso il capitalismo

Winfried Petch ricorda come folle di berlinesi orientali si diressero immediatamente verso i posti di blocco più vicini e li assaltarono. Almeno 20.000 persone hanno attraversato il confine in un’ora attraverso il ponte Bösebrücke senza alcun controllo di identità. In quel momento, tuttavia, le guardie di frontiera stavano ancora timbrando passaporti.

Winfried ha ancora il suo passaporto GDR, che porta il timbro del servizio di guardia di frontiera “9 novembre 1989”. Il francobollo era posto proprio sopra la sua foto, il che significava che non gli era stato permesso di rientrare a Berlino Est. “Insieme a mia moglie, siamo rimasti accanto al cancello del valico di frontiera e le ho detto: ‘Attraversiamo e poi torniamo.’ Ora questo francobollo è una reliquia di quel tempo. Mia moglie ed io ne siamo orgogliosi.”

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