martedì, Aprile 16, 2024

Muri senza barriere: Street-art a Forlanini

Quando si parla di muri, solitamente si pensa a delle barriere, figurative o fisiche che siano. Se poi la città in questione è Milano, è un attimo immaginare una “bella” parete grigio scuro, polverosa e triste tanto quanto il suo colore. Fortunatamente non è sempre così. A Milano Forlanini un’intera parete è stata decorata e colorata grazie ad una bellissima opera di street art. Prendere il “passante” e scendere nella zona Forlanini è perciò da diverso tempo qualcosa di molto più piacevole: l’arte rallegra gli occhi, soprattutto al mattino presto, quando ancora abbiamo la mente offuscata dal sonno e sentiamo già il nervosismo della città ribollirci nelle vene.

La street-art di Danis Ascanio

L’opera di street-art di questa zona del milanese ravviva via Ardigò da almeno tre anni a questa parte. Il disegno è stato eseguito dal pittore cubano Danis Ascanio. Chi è questo artista? Danis è nato a Cuba, dove ha studiato presso l’accademia di Belle Arti. Giunto in Italia per motivi lavorativi, relazionali e artistici è stato colpito dal nostro paese che definisce essere una vera e propria “culla dell’arte”. Danis pensa che il muralismo sia un importante mezzo di comunicazione, per dare origine ad una cultura alla portata di tutti. Il pittore è stato incaricato anche di riempire di allegria e colore i muri del parco Adriano, nella zona dell’ospedale Niguarda, con la rappresentazione di un bambino e della natura, dando l’opportunità ai fanciulli di colorare la struttura.

Cosa significa street-art?

A questo punto diviene naturale approfondire il concetto di Street-art. Detta anche Arte di Strada o Arte Urbana è una forma artistica che interessa i luoghi pubblici e che impiega tecniche come adesivi artistici, bombolette spray, arte normografica, proiezioni video, sculture, e molto altro. Fondamentale è evitare di confonderla col graffitismo o writing, categoria a sé facente capo alla cultura hip hop; questo concetto è stato sottolineato da uno dei pionieri dell’arte urbana, l’americano John Fekner: “street art è tutto quello che sta in strada e che non sia graffiti”.

Qual è il fine della street art?

Questa stile, spesso utilizzato come contestazione contro la società o contro la politica, può essere anche un semplice modo per esporre liberamente, senza i classici vincoli delle gallerie e dei musei. Così si lascia spazio all’autopromozione e all’autonomia. L’arte di strada offre infatti la possibilità di un pubblico vastissimo, molto più numeroso di quello di una tradizionale galleria d’arte.

Ritorniamo ora alle opere che Danis ha eseguito in questo punto ferroviario del milanese.

In accordo con il comune di Milano, si è voluto che uno dei murales fosse dedicato a Jannacci e quindi intitolato come la sua canzone più famosa: El purtava i scarp del tennis. Ottima la scelta della dedica a questo grande cantautore; bravissimo cabarettista, pianista, compositore, attore, sceneggiatore, è stato tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra, uno dei pionieri del rock and roll italiano, autore di almeno una trentina di album nonché medico cardiologo. Molte delle esperienze vissute dal padre di Jannacci, maresciallo dell’aeronautica militare italiana che lavorava appunto all’aeroporto di Forlanini, attivista che partecipò alla resistenza, ispirarono le canzoni del figlio musicista;  sicuramente questi racconti paterni influenzarono la composizione di i scarp del tennis.
Per Danis le scarpe da tennis sono il simbolo del vagabondo, del movimento, mentre i lacci rappresentano l’unione fra le persone.

https://www.youtube.com/watch?v=Bm850PB-vj0

Eccoci ora al murales del treno, ovvero al Muro del viaggiatore. Con questo titolo l’artista vuole partire da una realtà che può essere stressante e impegnativa, come l’abitudine giornaliera di prendere il treno per recarsi al lavoro, per arrivare invece a definire un racconto pittorico positivo: il mezzo di trasporto è anche viaggio, è anche un tramite per la cultura e per l’arte. L’uomo moderno, colorato completamente in rosso, è rappresentato da una serie di figure in continuo movimento, dirette verso quel destino comune a tutti gli esseri viventi che li proietta nell’incognita del futuro.

Gli obiettivi della street-art

E’ stupendo pensare che siano stati organizzati itinerari di street-art per permettere a più gruppi di persone di visitare da vicino queste opere a cielo aperto. L’obiettivo di portare l’arte visuale verso una fruizione sempre più libera e condivisa è stato raggiunto; comprendere, apprezzare, approfondire ma soprattutto vivere appieno questi frutti d’autore permette a quegli spazi urbani in disuso di ritrovare la giusta considerazione e, addirittura, di diventare parte integrante dei gioielli culturali di un paese.

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