Muore in ospedale per arresto cardiaco: sei medici indagati

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Stefania Fede, donna di 38 anni di Stornara è morta per arresto cardiaco Lunedì mattina all’ospedale di Cerignola. Sono indagati sei medici

Succede all’ospedale Tatarella di Cerignola. Sei medici sono indagati per omicidio colposo. La Procura di Foggia ha avviato un’inchiesta dopo la denuncia del fratello della vittima.

La vicenda

Dopo la denuncia sono stati ricostruiti i fatti. La donna ha avuto un malore il 16 Ottobre mentre era nel giardino della sua casa. A soccorrerla è stato il suo compagno, il quale ha anche chiamato il 118. È stata trasportata all’ospedale Tatarella di Cerignola, dove le è stato praticato il massaggio cardiaco per rianimarla. La donna sembrava che si fosse ripresa. I medici avevano deciso di trasferirla all’Ospedale Riuniti di Foggia poiché avevano sospettato problemi neurologici. Dopo solo un’ora di tranquillità la donna ha avuto un’altra crisi e i dottori hanno scelto di metterla in coma farmacologico. La situazione non è variata fino al 19 Ottobre . in quella giornata i medici hanno cominciato a risvegliarla. La donna ha reagito bene. Ha iniziato a respirare autonomamente senza tubi ed era vigile. Il 22 mattina la donna ha inviato un messaggio al compagno esprimendogli il suo affetto. Il fratello l’aveva vista dal vetro e sembrava che la donna stesse bene. Solo due ore dopo però i medici hanno dovuto comunicare alla famiglia il decesso della donna. Hanno detto di aver fatto il possibile per rianimarla, ma il cuore non ha retto e non c’è stato nulla da fare. Per mezz’ora sono state tentate le manovre di rianimazione, ma senza successo.

Le indagini

La Polizia ha sequestrato la cartella clinica della paziente. Oltre all’inchiesta aperta dalla Procura è stata aperta anche un’indagine interna dalla Asl di Foggia. Quest’ultima ha voluto precisare che “la signora è stata seguita in rianimazione, struttura ad alta intensità assistenziale, con diligenza e professionalità”.

La Procura ha già nominato un consulente medico legale per l’autopsia. L’avvocato della famiglia della vittima Michele Sodrio ha commentato: “ Si tratta di un fatto di estrema gravità, per il quale chiediamo alla Procura della Repubblica di fare chiarezza. La mia cliente non aveva alcuna malattia, né soffriva di alcuna patologia cronica”.