Una domenica eccezionale per il Moto Mondiale e per il circuito del Mugello. Una triplete che non riusciva da tempo, quella realizzata ieri sul circuito del GranPremio d’Italia. Prima Migno e poi Masini hanno aperto le danze, salendo al gradino più alto del podio nelle rispettive categorie in gara.
E poi arriva lui. Dovizioso. Su una Ducati da favola. Che a metà gara inizia a prendere il comando della gara: prima infilza Maverick e poi allunga e, approfittando del rallentamento che Vinales ha dato a Rossi e Petrucci, si mette in mezzo. Terzo. A 8 tornate dall’arrivo le due Ducati si trovano davanti e le Yamaha dietro.
“Durante la gara è stata una grandissima emozione”, dice il vincitore. “Prima del via non ero al meglio (il forlivese è rimasto vittima sabato notte di un attacco di gastroenterite, in pratica ha disertato il warm up, ndr), ma sentivo il supporto dei tifosi e della squadra: è un sogno che diventa realtà”.
E anche Petrucci, che non riesce a mantenere il secondo posto ma scivola in terza posizione, arriva sul podio e non riesce a trattenere le lacrime per la gioia. “Ero secondo e stavo pensando di attaccare Dovizioso ma ho cominciato ad avere problemi con la gomma dietro: Vinales mi ha passato, così ho pensato solo a tenermi stretto il podio.”
Valentino, circondato da un autodromo che si colorava di giallo a ogni suo passaggio, chiude quarto. “Se penso che soltanto giovedì scorso non dovevo correre, posso considerarla una buona gara. E’ però un gran dispiacere non aver raggiunto il podio perché è sempre un obiettivo ma farlo qui al Mugello è ancora più importante di fronte a tanta gente. Ho fatto il massimo delle mie possibilità ed anche nelle prove ero andato veloce. Purtroppo davanti a me ho avuto tre piloti più veloci di me ed ho sofferto più del previsto nella parte conclusiva della gara. Ad otto giri dalla fine non ne avevo più e quando non sei al 100% guidare la moto diventa più difficile. Ho provato a stare dietro Petrucci ma non andavo così tanto veloce per attaccarlo”.