Era conosciuto come “il dottore dei poveri” ed era uno degli ultimi ebrei residenti in Iraq. Dhafer Fuad Eliyahu, aveva 62 anni e lavorava all’ospedale universitario “Al Wasiti” di Bagdad, è morto a causa di un ictus lo scorso 15 marzo.
Il dottore dei poveri
Secondo le notizie della testata Al-Hurra, in Iraq sono adesso rimasti solo due ebrei: la sorella di Eliyahu e suo marito, che non hanno avuto figli. La notizia della sua morte è stata riportata dal Jerusalem Post insieme alle dichiarazioni di alcuni colleghi del medico ebreo, lo hanno ricordato come un esempio di umanità e umiltà. Sempre gentile e sorridente, offriva visite gratuite a chi non poteva permettersi una visita a pagamento. Molti suoi pazienti gli hanno dato l’ultimo saluto sui social media.
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La sepoltura
Eliyahu è stato sepolto nel cimitero ebraico di Al-Habibiyah a Baghdad, fondato all’inizio del XX secolo. Secondo l’organizzazione “Jewish Cultural Heritage Initiative”, nel tempo vi sono state sepolte alcune famiglie ebraiche di elevata classe sociale. La maggior parte degli ebrei iracheni è fuggita dall’Iraq dopo alcune violente rivolte. Note come Farhud: le rivolte avevano preso di mira i cittadini ebrei nel 1941, uccidendo 180 persone e ferendone a centinaia. Nel 1951, circa 124.000 dei 135.000 ebrei del paese sono così immigrati in Israele. Coloro che sono rimasti hanno in seguito subito persecuzioni per decenni.