Il giornalista Nicolai Andrushko, cofondatore del settimanale “Novy Oeterburg” e noto per le sue inchieste sulla criminalità locale, è morto all’ospedale di San Pietroburgo in cui era ricoverato dallo scorso 9 marzo.
Il cronista aveva 73 anni ed era stato aggredito, da alcuni sconosciuti, che lo avevano visto uscire dalla redazione per recarsi ad un appuntamento lavorativo.
La sua biografia evidenziava alcune esperienze in ambito politico. Era stato nominato, infatti, in qualità di Consigliere, tra il 1990 e il 1993, presso il Comune della città in cui è deceduto.
Non sono chiari, al momento, i motivi della violenza attuata nei suoi confronti ma, secondo un suo collega, sarebbero dovuti alla realizzazione di un servizio, sulle pagine del magazine in cui svolgeva la sua attività giornalistica, che denunciava casi di corruzione delle autorità locali.
Aveva realizzato, in passato, numerosi reportage su tale tematica, era stato arrestato, nel 2007, per diffamazione ed estremismo e un paio di anni più tardi condannato al pagamento di una sanzione. L’organizzazione “Memorial” lo definì come prigioniero politico.