venerdì, Marzo 29, 2024

Morto Charlie Cole, il fotografo di piazza Tienanmen

E’ morto a 64 anni il fotografo di piazza Tienanmen, che scattò la foto divenuta simbolo della rivolta.

Charlie Cole, il fotografo che ha scattato “Tank man”, la foto divenuta simbolo delle proteste di piazza Tienanmen, è morto in Indonesia, dove viveva, a 64 anni.

Charlie Cole è stato uno dei cinque fotografi che è riuscito ad immortalare l’uomo che il 5 giugno del 1989 si oppose pacificamente ai carri armati che entravano in piazza. Il fotografo Texano ricevette per quella foto, nel 1990, il premio “World Press foto”.

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Il racconto dello scatto di “Tank man”, la foto di piazza Tienanmen

Nel raccontare le sue sensazioni poco prima di scattare la foto, Charlie Cole rivelò di aver pensato che l’uomo sarebbe morto. Era quindi suo dovere immortalare quel momento. Scattò dunque la foto dal balcone di un hotel, posizione che gli permise di avere una particolare angolazione.

Poco dopo lo scatto l’uomo che si parò davanti ai carri armati fu portato via da due uomini. Ancora oggi non si sa cosa gli sia successo in seguito.

Certo che i soldati cinesi avrebbero perquisito la sua camera, Cole nascose il suo rullino all’interno del bagno, affinché non fosse trovato. I soldati sequestrarono, infatti, la fotocamera e gli altri rullini, ma non trovarono quello che conteneva “Tank man”.

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Il governo cinese, tuttavia, fece di tutto perché la foto non venisse diffusa tra la popolazione. Uno studio recentemente effettuato da alcuni ricercatori universitari olandesi, ha dimostrato che su un piccolo campione di popolazione solo il 37% di loro conosceva la foto.

Gli altri fotografi a piazza Tienanmen

Ad immortalare la scena c’erano altri quattro fotografi, Jeff Widener, Stuart Franklin, Arthur Tsang Hin Wah e Terril Jones, che ha diffuso la foto in occasione del ventesimo anniversario.

Jeff Widener scattò una foto, che poi inviò ad Associated Press, utilizzando un rullino che gli aveva prestato un turista australiano. Widener raccontò, inoltre, di essere stato colpito alla testa due giorni prima, quando la repressione ebbe inizio.

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