sabato, Luglio 19, 2025

Moqtada al-Sadr vince le elezioni in Iraq

Dai risultati parziali delle elezioni in Iraq si evince che il movimento Sardista di Moqtada al-Sadr ha ottenuto la maggioranza al Parlamento nazionale. Per dare vita a un governo effettivo, però, i sardisti potrebbero dover cercare una coalizione. E mentre molti analisti sostengono che la vittoria di al-Sadr non sia affatto una sorpresa, i risultati degli altri partiti mostrano uno scenario politico alquanto frammentato al parlamento di Baghdad.

Quali sono i risultati del partito di Moqtada al-Sadr alle elezioni in Iraq?

Il movimento Sardista guidato da Moqtada al-Sadr ha vinto le elezioni in Iraq, ottenendo il maggior numero di deputati nel Parlamento nazionale. L’agenzia si stampa France Press stima un totale di 73 seggi conquistati. Trattasi tuttavia di un risultato per certi versi incerto, poiché i dati finora pubblicati sono parziali. Fatto sta che questo risultato non è di certo una sorpresa, visto che al-Sadr era considerato il favorito dalle stime degli esperti. La precarietà della situazione è anche data dal fatto che il totale dei seggi in Parlamento è di 329 unità. Dunque, se anche il movimento di al-Sadr avesse già la maggioranza, si vedrebbe costretto a cercare alleanze per dare vita a un governo effettivo.

Già da qualche anno il movimento Sardista era in ascesa

L’affermazione politica del movimento Sardista è già visibile da qualche anno. già nelle elezioni del 2018, infatti, il partito di Moqtada al-Sadr aveva ottenuto 54 seggi. A giocare un ruolo non trascurabile era stata la sua promessa di garantire un Iraq libero dalle influenze iraniane e statunitensi. E anche durante la campagna appena conclusasi sembra non siano stati messi da parte toni nazionalistici e populisti.

Anche per l’analista iracheno Ali Anbori la vittoria di Moqtada al-Sadr non è una sorpresa

Neanche per Baghdad questa vittoria sembra una sorpresa. “Moqtada al-Sadr ha lavorato molto per ottenere un vantaggio nelle elezioni. Loro, i sardisti, hanno una buona macchina elettorale e usano tutti i mezzi per raggiungere i loro obiettivi. Inoltre, Moqtada non è così lontano dall’Iran stesso. Alla fine, tutti i gruppi siederanno insieme e formeranno un governo sotto l’ombrello del regime iraniano”, ha detto l’analista iracheno Ali Anbori.

Un parlamento frammentato

I risultati degli altri partiti delineano un quadro molto frammentato. Il partito Taqadom, di cui fa parte il capo del parlamento, il sunnita Mohamed al-Halboussi, dovrebbe aver ottenuto oltre 40 seggi. Ad aggiudicarsi 37 seggi è invece il partito dell’ex primo ministro Nouri al-Maliki. Il continuo deterioramento dei rapporti con l’Iran è rappresentato anche dal declino della coalizione filoiraniana Hachd al-Chaabi, nonostante quest’ultima rimarrà comunque nello scenario politico nazionale.


Leggi anche: Elezioni Iraq: registrata la più bassa affluenza di sempre

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