Il mondo intero si inchina davanti a Gigi Buffon per augurargli buon 40° compleanno.

Gigi compie 40 anni e i tifosi sperano in un 'non ritiro'

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E’ arrivato, Gigi. E’ arrivato anche per te il ‘temuto’ traguardo.

Buffon compie 40 anni  e il mondo intero, non solo i tifosi bianconeri, si vedono passare davanti un  lungo recall dei momenti più importanti ed emozionanti che hanno visto come protagonista il portiere più forte della storia del calcio.

Portiere di grande carisma e temperamento, con un ottimo senso della posizione ed eccellenti doti tecniche, fisiche e atletiche, che gli permettono, nel lungo corso della sua splendida carriera,  di destreggiarsi nelle parate in tuffo e nei cosiddetti ‘colpi di reni’. Vanta una statura elevata e degna di ‘portiere’. Ben dotato di notevole agilità e si distingue, sin da sempre, per il forte senso di sacrificio, l’alta  concentrazione e per la propensione a voler sempre cercare di imporsi e dare il suo meglio in ogni gara. 

Esordisce con il Parma come centrocampista, ma all’età di 14 anni si vede ‘costretto’ a dover giocare in porta per via dell’assenza degli infortunati compagni portieri. Nel giro di poche settimane si guadagna quella postazione e ne diventa titolare assoluto. A 17 anni gioca la sua prima partita in Serie A (Parma-Milan) e viene proclamato subito uno dei migliori in campo.

Passa alla Juventus nel 2001 per 75 miliardi di lire aggiudicandosi il titolo di ‘acquisto  juventino più oneroso della storia dell’intero club’. Durante la stessa stagione, conquista il suo primo scudetto in carriera con i bianconeri. Dopodichè continua a vincere, vincere e ancora vincere senza fermarsi più. Vince sempre Buffon. Con la Juve e con la Nazionale italiana. Diventa campione del mondo nel 2006 in Germania e la porta azzurra è sua ‘per sempre’. Ne diviene l’assoluto detentore e, in poche occasioni, la lascia in ‘mano’ ad altri sostituti.

Vince complessivamente 8 scudetti, 6 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e tanti altri riconoscimenti  e premi personali. Nella stagione 2006-2007, quando la Juve, a causa di ‘Calciopoli’ sprofonda in Serie B,  Buffon decide di non volersi separare dalla sua maglia e segue la squadra anche in situazioni non proprio piacevoli nonostante i continui corteggiamenti da parte di grandi club europei e non. Resta, risale in Serie A e continua a vincere conquistandosi il brillantissimo titolo di ‘portiere più forte del mondo’. ‘Il Maradona dei portieri‘ hanno detto alcuni. Molti i compagni e avversari inchinatisi al suo cospetto per rendergli omaggio in una giornata cosi speciale.

Un uomo, prima che un calciatore, che ci ha sempre messo la faccia. Dopo le vittorie urlando e piangendo di gioia davanti alle telecamere, ma anche e soprattutto dopo le amare sconfitte mostrandosi ‘uomo’ e ‘umano’. Spesso siamo stati testimoni delle sue lacrime disperate, delle sue ‘disfatte’, delle sue sconfitte, delle sue delusioni. Ma, appunto, Gigi c’è sempre stato. C’era nella splendida notte di Berlino che ha lasciato i brividi a tutti gli italiani e c’era nell’amara serata di Milano, contro la Svezia. Buffon era lì. A piangere e ridere, urlare ed incitare, strillare e correre. Lui c’era. Ed è per questo che non potrà mai passare inosservato. E’ per questo che il mondo lo ricorderà sempre come SUPER GIGI BUFFON.

Buon compleanno al mitico numero 1. Buon compleanno al 40 volte numero 1 di tutti i tempi. Buon compleanno campione.

Augurandoci che questo non sia l’ultimo compleanno festeggiato ‘sul campo’, di seguito proponiamo la lettera d’amore che lo stesso Buffon ha voluto scrivere in onore dei suoi amati ‘pali’ che ha difeso a spada tratta contro tutto e tutti.

“Avevo 12 anni quando ti ho voltato le spalle. Rinnegai il mio passato per garantirti un futuro sicuro. Una scelta di cuore. Una scelta d’istinto. Proprio nel giorno in cui ho smesso di guardarti in faccia però, ho cominciato ad amarti. A tutelarti. A essere il tuo primo e ultimo strumento di difesa. Ho promesso a me stesso che avrei fatto di tutto per non incrociare più il tuo sguardo. O per farlo meno possibile. Ma ogni occasione è stata una sofferenza, dovermi voltare per rendermi conto di averti deluso. Ancora. Ancora una volta. Siamo sempre stati opposti e complementari, come Luna e Sole. Costretti a vivere uno accanto all’altro senza mai potersi sfiorare. Compagni di vita a cui viene negato il contatto. Oltre 25 anni fa ho fatto il mio voto: ho giurato di proteggerti e custodirti. Mi sono fatto scudo contro i tuoi nemici. Ho sempre pensato al tuo bene, anteponendolo al mio. E tutte le volte che mi sono voltato a guardarti ho cercato di sostenere la tua espressione delusa a testa alta, ma sentendomi consapevolmente in colpa. Avevo 12 anni quando ho voltato le spalle alla porta. E continuerò a farlo. Finché gambe, testa e cuore reggeranno”.