Nissan riacquista da Renault 2,5% capitale e lancia nuovo piano

(Adnkronos) – Prende slancio la 'ripartenza' – con un maggiore livello di autonomia – di Nissan che oggi ha avuto la conferma sul riacquisto da Renault di oltre 100 milioni di azioni, circa il 2,5% del capitale, e ha presentato un nuovo piano aziendale che prevede, fra l'altro, il rafforzamento dell'offerta in Europa con il lancio di 5 nuovi modelli elettrici e 6 nuovi modelli a motore termico. L'operazione di Borsa ha visto una nuova cessione di azioni Nissan da parte di Renault, dopo la prima operazione del 13 dicembre 2023: la mossa del Gruppo francese è legata alla vendita complessivamente di 280.690.000 azioni Nissan (che rappresentano circa il 7% del capitale Nissan). In conformità con il Nuovo Accordo dell’Alleanza, Renault ora ha l’opzione di vendere le restanti 180.447.100 azioni che non sono state acquistate da Nissan entro un periodo di 180 giorni, a Nissan o a terze parti. Peraltro, Nissan ha deciso di annullare il pacchetto di titoli acquisito da Renault così da 'potenziare' le quote degli azionisti. Per Renault la cessione odierna comporta un cashflow positivo fino a 362 milioni di euro, accelerando la riduzione dell’indebitamento con la prospettiva di riportare il rating del Gruppo a livello Investment Grade. Quanto al nuovo piano aziendale Nissan, ribattezzato “The Arc”, "rappresenta – si spiega – un ponte di raccordo tra il piano di trasformazione aziendale NEXT, che va dall'anno fiscale 2020 all'anno fiscale 2023, e la visione a lungo termine Nissan Ambition 2030. Il piano è incentrato su un'ampia offensiva di prodotti, su una maggiore elettrificazione, su nuovi approcci alla progettazione e alla produzione, sull'adozione di nuove tecnologie e sull'uso di partnership strategiche per aumentare le vendite globali e migliorare la redditività". La regione Amieo (Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania) è centrale in questo sviluppo con una crescita prevista di 300 mila unità, un terzo della crescita globale di Nissan. A livello globale Nissan lancerà 16 nuovi modelli elettrificati e 14 modelli ICE. Nel periodo coperto dal nuovo piano in Europa saranno lanciati cinque nuovi veicoli elettrici, tra cui le nuove Leaf, Juke e un modello compatto 100% elettrico che prenderà il posto della Micra.  Nissan farà leva sulla partnership con Ampere per lanciare un LCV Interstar elettrico e un nuovo LCV basato su FlexEVan. Nissan in Europa punta ad aumentare i volumi di vendita del 40% entro la fine del periodo del piano, con un incremento di oltre 170.000 unità. Entro il 2026, Nissan prevede che il suo mix di vendite in Europa sarà per il 40% elettrico e per il 75% elettrificato. Inoltre, la casa giapponese realizzerà il modello industriale EV36Zero per la produzione di veicoli elettrici, batterie ed energia rinnovabile presso lo stabilimento di Sunderland, nel Regno Unito, che prevede un investimento di 3 miliardi di sterline. In Oceania, grazie alla partnership con Mitsubishi Motors, Nissan lancerà un nuovo pick-up da 1 tonnellata. In India, Nissan rafforzerà la sua alleanza con Renault in termini di produzione, con il mercato indiano destinato a raggiungere quello del Regno Unito come uno dei principali hub di esportazione della regione. —[email protected] (Web Info)

Sinner batte Machac nei quarti, è in semifinale a Miami

(Adnkronos) – Jannik Sinner in semifinale all'Atp Masters 1000 di Miami. L'azzurro, numero 2 del tabellone, supera il ceco Tomas Machac per 6-4, 6-2 in 1h32'. In semifinale, l'altoatesino attende il vincente della sfida tra il russo Daniil Medvedev, testa di serie numero 3, e il cileno Nicolas Jarry, 22esimo giocatore del tabellone di Miami.  Sinner, che si appresta a giocare la quarta semifinale in un 2024 sin qui strepitoso, piega Machac con una prestazione 'normale' ma solida. L'azzurro non offre numeri memorabili al servizio (attorno al 60% di prime palle) ma comanda costantemente gli scambi: pochissimi errori gratuiti (appena 3) costringono Machac a rischiare spesso per conquistare il punto. Sinner non paga dazio per il controbreak regalato in avvio di primo set, spezza l'equilibrio quando accelera e viaggia col pilota automatico verso il traguardo. Missione compiuta e terza semifinale a Miami nella carriera del numero 3 del mondo.   Sinner esce sparato dai blocchi: pronti, via e l'azzurro mette a segno il break nel primo game. L'allungo immediato però è un fuoco di paglia. L'altoatesino è ancora in rodaggio e restituisce subito il favore, cedendo il servizio con un doppio fallo (1-1). Il set si infiamma nel quinto game (2-2), quando Machac deve annullare 2 palle break per rimanere a galla. Sinner riprova l'assalto nel settimo game e stavolta sfonda dopo altre 2 palle break e una mini-maratona di 12 punti che il ceco perde per una sequenza di errori gratuiti. Sinner fa il proprio dovere, tiene il servizio nei successivi 2 turni di battuta e chiude il primo set per 6-4, con un game a zero, dopo 52'. La resistenza di Machac nel secondo set si sfalda nel terzo game. Sinner non concretizza la prima palla break offerta da un doppio fallo del rivale ma si procura e concretizza la seconda chance con un paio di accelerazioni che sfondano: 2-1 per il numero 3 del mondo e match in discesa. L'azzurro tiene a zero il servizio nel quarto game (3-1) e poi chiude virtualmente i conti: altro break (4-1) e spallata decisiva alla sfida, che va in archivio con lo score di 6-2. —[email protected] (Web Info)

Fedez e la nuova Ferrari Roma: “La prima in Italia”

(Adnkronos) – Una Ferrari per Fedez (e per il papà). Il rapper, dal suo profilo Instagram, mostra la supercar che si è regalato: è una Ferrari Roma Spider. "La prima consegnata in Italia", dice Fedez nelle stories che mostrano l'emozione di papà Franco, elettrizzato per il nuovo acquisto. "L'ho configurata io per te", dice il padre. "La guiderà più lui di me", dice Fedez, con una previsione confermata subito. Al volante, per il primo mini-collaudo, si accomoda il padre. La Ferrari Roma, come spiega il papà del rapper, ripropone il tettuccio in tela "dopo 60 anni". Il prezzo della nuova Ferrari, un gioiello spinto da un motore V8 biturbo da 620 CV, si aggira attorno ai 250mila euro. —[email protected] (Web Info)

Eleonora Giorgi operata al pancreas, l’annuncio dei figli

(Adnkronos) – "Operazione andata bene. Grazie a tutti per l'affetto e per la vicinanza". Con questo messaggio su Instagram, Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, figli di Eleonora Giorgi, hanno dato notizie sullo stato di salute dell'attrice che ieri ha subito un intervento per il tumore al pancreas, scoperto a fine 2023, di cui aveva parlato lei stessa in televisione e sui social. Era stata la stessa attrice e regista, ospite di 'Verissimo', nei giorni scorsi, a comunicare la data dell'intervento, deciso dai medici dopo essersi sottoposta a un ciclo di chemioterapia di tre mesi. —[email protected] (Web Info)

Piracy Shield, il software anti pezzotto viene piratato dagli hacker italiani

(Adnkronos) – Il panorama digitale italiano si trova nuovamente scosso da una vicenda che vede al centro Piracy Shield, la nota piattaforma anti-pirateria gestita da AgCom in collaborazione con SP Tech. Questo sistema, già in precedenza al centro di polemiche per aver erroneamente bloccato indirizzi IP di siti legittimi, si trova ora ad affrontare una sfida ben più grave: il furto e la pubblicazione online del suo codice sorgente. Il leak, che ha visto la luce su GitHub, comprende una vasta gamma di informazioni sensibili, dall'interfaccia utente ai modelli di dati, passando per la gestione dello storage, il filesystem, fino all'API e alla documentazione interna. L'entità dietro questo atto non è stata ancora identificata, tuttavia, l'azione ha sollevato un'ondata di critiche nei confronti di Piracy Shield, accusata da molti di agire più come strumento di censura che come soluzione alla pirateria online. La situazione si complica ulteriormente considerando le recenti segnalazioni che vedrebbero la piattaforma responsabile del blocco di 15 indirizzi IP appartenenti ad Akamai, il più grande Content Delivery Network al mondo. Questa scoperta, effettuata attraverso Piracy Shield Search, ha alimentato ulteriormente il dibattito sulla legittimità e sull'efficacia di questo strumento. La deputata Giulia Pastorella, esponente di Azione, ha espresso forte preoccupazione per gli ultimi sviluppi, sollecitando un intervento immediato per risolvere i problemi evidenziati e prevenire potenziali abusi. La sua richiesta segue la rivelazione che centinaia di provider, a inizio febbraio, hanno ricevuto le credenziali per accedere a Piracy Shield, sottolineando le difficoltà incontrate dalla piattaform. La pubblicazione del codice sorgente di Piracy Shield su GitHub rappresenta un duro colpo per AgCom e SP Tech, che si trovano a dover gestire non solo la possibile richiesta di rimozione del codice ma anche le ramificazioni legali e di sicurezza che ne derivano. L'autore del leak, che utilizza lo pseudonimo "Fuckpiracyshield", sembra voler lanciare un chiaro messaggio di protesta, denunciando Piracy Shield come un pericoloso veicolo di censura piuttosto che un efficace strumento anti-pirateria. —[email protected] (Web Info)

“Cina ambigua, Usa hanno perso pazienza”: l’analisi

(Adnkronos) – E' ''un rapporto teso'' quello tra Stati Uniti e Cina, la più importante competizione di questo secolo che fa i conti con ''hacker, sanzioni commerciali e maldestri tentativi di corteggiamento''. Con gli ''Stati Uniti che non hanno più pazienza verso l'ambiguità cinese''. Così il sinologo Francesco Sisci analizza i rapporti tra le due superpotenze dopo che 20 uomini d'affari americani, tra cui manager di Blackstone e Qualcomm, venivano immortalati insieme a Xi Jinping in una storica photo-opportunity mentre ancora echeggiava la furia del governo di Pechino per le sanzioni sui cittadini cinesi accusati di aver compiuto attacchi informatici contro Usa e Regno Unito. Secondo le agenzie di intelligence americane, infatti, il malware trovato nelle infrastrutture critiche sembra fatto apposta per essere "attivato" in caso di invasione cinese di Taiwan. In modo da costringere gli americani a occuparsi della sicurezza delle loro reti elettriche e idriche piuttosto che correre in difesa di un'isola lontana. ''Xi Jinping ha fatto una dichiarazione aperturista, ma come sempre ambigua, dicendo che la Cina si impegna a riforme 'comprehensive', ad ampio spettro. Il tutto per attrarre capitali freschi in Cina che, giura Xi, non ha ancora raggiunto il suo picco e ha 'brillanti' prospettive di crescita'', spiega Sisci. ''Il problema è che oggi l’America non ha più la pazienza per le frasi ambigue. Da qualche anno le aziende Usa hanno smesso di investire nel Paese. Chiaro, non c’è stato un decoupling drastico: colossi come Apple e Tesla, grandi banche come JpMorgan mantengono una presenza importante. Ma nessuno mette in programma nuovi e massicci investimenti. Se dalla fine degli anni '70 l'atteggiamento verso Pechino è stato positivo e propositivo, fino all'ingenuità, dal 2011 il vento ha iniziato a cambiare, e l'intero sistema americano, dalla politica alle imprese, dall'accademia alla società civile, ha iniziato a 'raffreddarsi' nei confronti della Cina'', aggiunge. In effetti oggi il Wall Street Journal ha pubblicato i numeri aggiornati: i ricavi in Cina delle aziende a stelle e strisce sono in stallo. C'entrano le tensioni geopolitiche, il de-risking, ma c'entra anche la debolezza dell'economia cinese, che sembrava inarrestabile, e una ritrovata e forse inaspettata forza americana. ''L'anno scorso per la prima volta la finanza americana ha investito più in India che in Cina, che ha registrato la crescita più bassa degli ultimi decenni, e patisce una minore spesa dei consumatori, un rallentamento dell'export e una profonda crisi immobiliare'', spiega Sisci. ''A Pechino si sono accorti tardi di quanto gli Usa stessero cambiando atteggiamento nei loro confronti, anche perché fino a due anni fa consideravano l'impero americano in un declino inesorabile, e puntavano forte su Russia, Brics e quello che ora chiamano il Global South. Invece Putin si è svelato debole, con la fallita invasione su larga scala dell’Ucraina, lo pseudo-golpe di Prigozhin e ora la spaventosa falla di sicurezza nel cuore di Mosca. Gli Stati Uniti hanno invece mostrato la capacità di dominare, ancora, in molti settori, tra tutti quello tecnologico. Dunque Xi Jinping ha capito che il mercato del G7 è ancora fondamentale, e torna a corteggiarlo'', sottolinea.  I punti di tensione sono molti: gli Usa indagheranno sulla potenzialità dei veicoli elettrici cinesi di costituire una minaccia alla sicurezza nazionale, la Camera ha votato in modo bipartisan per costringere Bytedance a vendere Tiktok, le gru cinesi nei porti sono considerate ormai un cavallo di Troia, fioccano sanzioni e limiti all’export di tecnologia e proprietà intellettuale. D'altra parte la Cina ha appena presentato un ricorso all’Organizzazione Mondiale del Commercio contro i sussidi americani alle auto elettriche, ha vietato l’uso degli iPhone e delle auto Tesla ai dipendenti pubblici, vuole eliminare i chip Intel e Amd nei computer e server governativi. Da ultimo, gli hacker.  ''E' in effetti molto pesante, anche perché si tratta di un’azione concertata da parte dei Five Eyes, i cinque Paesi dell’anglosfera che condividono azioni e informazioni di intelligence. Uno dopo l’altro, Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda hanno accusato Pechino di usare i suoi hacker non solo per spionaggio industriale e raccolta massiccia di dati, ma proprio di voler sovvertire l’ordine democratico. Potrebbero esserci conseguenze commerciali importanti. Come fai ad accettare i veicoli elettrici cinesi nel tuo territorio se credi che siano armi puntate contro di te?”, si chiede Sisci.   E l’Europa? Xi Jinping a maggio sarà in Francia, il primo viaggio nel continente dal 2019: dallo scoppiare della pandemia, il leader cinese ha ricominciato a viaggiare solo dopo tre anni, e nel frattempo i rapporti con i leader europei si sono indeboliti. ''Macron aveva provato a fare da interlocutore con Putin, senza successo, e ora proverà a fare lo stesso con il presidente cinese. Sa che in questo anno elettorale ci sono spazi per la Francia, ma non basterà una visita ufficiale per ristabilire un rapporto forte. In genere in questi viaggi Xi tocca almeno tre Paesi. Sarà interessante capire se anche stavolta riusciranno a organizzare degli incontri rilevanti, e soprattutto con chi'', conclude Sisci. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Salvini: “Serve tetto stranieri a scuola, massimo il 20% in classe”

(Adnkronos) – "Io penso che ci debba essere un tetto per gli stranieri nelle classi italiane, direi un 20%. Altrimenti è un caos di lingue in quella classe, penso anche all'insegnante, invece così può essere stimolante". Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, ospite di 'Porta a Porta', in onda oggi su Raiuno. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti tocca una serie di temi. Capitolo codice della strada: è previsto "il ritiro della patente per chi abbandona gli animali, è una questione di civiltà. Crei anche dei pericoli, e a volte cani e gatti sono migliori degli umani", dice.  A Cinque minuti, sempre ospite di Bruno Vespa, Salvini parla di elezioni europee: "Popolari, conservatori e sovranisti vorrei facessero la nuova commissione. Ma colei che ha creato i problemi, la von der Leyen, non può essere chi li risolve. Potrà essere la prima volta nella storia in cui si potrà avere un governo in Ue senza sinistra e senza guerrafondai". Il generale Roberto Vannacci si candiderà con la Lega? "Vannacci è stato linciato perché ha scritto un libro, noi pensiamo a una Europa dove c'è libertà di pensiero, mi piacerebbe che lui facesse parte della squadra della Lega".  —[email protected] (Web Info)

Strage Palermo, nuovo interrogatorio 17enne: cosa ha detto

(Adnkronos) – Non solo avrebbe confermato di avere partecipato alla strage familiare nella villetta dell'orrore di Altavilla Milicia nel palermitano, ma la ragazza 17enne scampata a febbraio al massacro della sua famiglia, durante l'interrogatoro di oggi, come apprende l'Adnkronos, avrebbe aggiunto anche ulteriori particolari, dando nuovi contributi all'inchiesta. L'interrogatorio si è tenuto nell'Istituto di detenzione minorile Malaspina di Palermo. In carcere anche il padre, Giovanni Barreca, e una coppia, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che avrebbero organizzato la strage. E' la seconda volta che la giovane viene sentita dalla Procuratrice dei minori, Claudia Caramanna, alla luce dei riscontri investigativi ottenuti dai Carabinieri nel corso delle indagini. La giovane già a febbraio, durante il primo interrogatorio, aveva confessato di aver partecipato alle torture e all'omicidio della madre e dei due fratelli convinta che il demonio fosse entrato in casa. Era stata lei stessa a confessarlo ai magistrati della Procura dei minori che la seguivano, dopo l’arresto del padre, Giovanni, reo-confesso dei delitti, anche se nel corso degli interrogatori l'uomo non ha mai parlato. La giovane è accusata di omicidio plurimo e occultamento di cadavere. "Il rito collettivo era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia formata da Massimo Carandente e Sabrina Fina. Erano tutti preda di un delirio mistico", aveva raccontato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio che, insieme alla procuratrice dei minori Claudia Caramanna, coordina le indagini sull'uccisione di Antonella Salamone e dei suoi due figli Kevin ed Emanuel, di 5 e 15 anni, durante la conferenza stampa. "Credo in dio e nei demoni", avrebbe detto la ragazza alla pm nel primo interrogatorio. L'unica superstite dell'eccidio, dunque, era stata risparmiata perché avrebbe condiviso il progetto e la realizzazione della strage. La ragazza aveva anche raccontato che per liberare la casa, la madre e il fratellino minore dal diavolo per settimane, insieme a Carandente e Fina, che il padre aveva conosciuto sui social, avevano pregato. Poi, non ottenendo risultati, sarebbero passati alle violenze cercando di far uscire satana dai corpi dei familiari con la forza. Insieme al padre e ai complici l'adolescente ha torturato la madre, contraria ad andare avanti. La donna sarebbe stata presa a colpi di padella, colpita con l'attizzatoio del camino è ustionata col phon. Dopo Pasqua saranno risentiti anche Barreca e gli altri due indagati.  Intanto, saranno seppellite domani nel cimitero di Altavilla Milicia le salme di Kevin e Emanuel Barreca i due fratellini uccisi a febbraio nella loro villetta insieme alla madre Antonella Salamone. Le bare erano in deposito perché non c'erano loculi disponibili. Adesso il sindaco Pino Virga ha trovato i posti per tutte e sei le salme che si trovavano in deposito, comprese quelle dei due fratellini.  —[email protected] (Web Info)

Ucraina, Meloni: “Se non molliamo, Putin dovrà trattare”

(Adnkronos) – "Se non molliamo costringiamo Putin a trattare". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite del programma ‘Fuori dal coro’ in onda stasera su Rete 4, parlando del conflitto in Ucraina. "Quello che Putin aveva in testa era una guerra lampo che gli avrebbe consentito di invadere l'Ucraina in qualche giorno. E se questo fosse accaduto, temo che non si sarebbe fermato. Chi cerca di aiutare l'Ucraina allontana la guerra rispetto alla possibilità che arrivi nel cuore d'Europa". Putin "lo abbiamo fermato lì. E, secondo me, se non molliamo lo costringiamo anche a sedersi a un tavolo delle trattative per cercare una pace giusta, che è ovviamente l'obiettivo che abbiamo. Perché non è che ci divertiamo nell'attuale contesto. L'importante è che noi sappiamo qual è l'obiettivo che vogliamo". "Rispetto al tema dei rischi di una guerra mondiale – prosegue la premier -, io rispedisco al mittente l'idea secondo cui chi cerca di aiutare l'Ucraina vuole la guerra e, quasi quasi, i russi che l'hanno invasa sono quelli che vogliono la pace. Bisogna fare mezzo passo indietro: Putin ha invaso l'Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo, che vuole ripristinare i confini storici della Russia. I confini storici della Russia ragionevolmente incorporano Ucraina, Moldova, Georgia, i Baltici, una parte della Finlandia, volendo anche la Polonia. Quando c'è stato il ritiro rovinoso da parte dell'Occidente dall'Afghanistan ed è stato dato un segnale oggettivamente di debolezza, Putin ha deciso che quello era il momento di tentare".  "Penso che converrà con me che in due anni di guerra, quando stavo all'opposizione e dopo al governo, lei non m'ha mai sentito utilizzare questi toni, proprio perché io penso che sulle cose serie si debba reagire in modo serio. Non ho condiviso per esempio le parole di Macron, l'ho detto anche a lui: non le condivido e sono convinta che si debba fare attenzione ai toni che si usano". "Io penso che si debba essere muscolari nei fatti e non negli atteggiamenti" aggiunge.  "Però – puntualizza la premier – questo non vuol dire che non si debba fare ciò che è giusto fare e, se posso permettermi, bisogna pure stare attenti a come certe cose vengono vendute, tra virgolette. Io arrivo da un Consiglio europeo dove si parlava di protezione civile e mi ritrovo su diversi quotidiani il fatto che noi staremmo preparando l'Europa alla guerra". Questo "perché c'era un passaggio che diceva che bisogna mettere in cooperazione la risposta alla crisi, ma si parlava di protezione civile, cioè risposta alle crisi, si intendeva le alluvioni, le calamità naturali, tant'è che io ho difeso la Protezione civile italiana dicendo anche 'attenzione a mettere in cooperazione che non significhi, diciamo così, limitare le eccellenze degli stati nazionali, no?' Per cui bisogna pure fare attenzione a come certe cose si vendono, perché se ci mettiamo pure noi a fare la propaganda, come i russi, oggettivamente abbiamo un problema".  "Come sappiamo l'attentato" a Mosca "è stato rivendicato e quindi si può dare la colpa a chi si vuole, quando si fa propaganda, ma c'è qualcuno che ha dichiarato: 'siamo stati noi' e del resto le modalità sono quelle che noi conosciamo, non vedo come un attentato del genere potrebbe aiutare l'Ucraina o l'Occidente. E penso che anche noi dobbiamo fare attenzione a una certa propaganda perché anche rispetto al tema guerra mondiale, rischi eccetera, una cosa che io continuo a rispedire al mittente è l'idea secondo la quale chi cerca di aiutare l'Ucraina vuole la guerra e quasi quasi i russi che l'hanno invasa sono quelli che vogliono la pace".  "Quando lo scorso anno gli sbarchi aumentavano, diciamo così, in modo considerevole, io ho detto di preferire risultati strutturali a immediati ma effimeri, anche se nel breve termine avrei dovuto pagare un prezzo, perché quei risultati arrivassero anche in termini magari di consenso" dice la premier. "Però poi quei risultati piano piano arrivano: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli sbarchi diminuiscono del 60%, particolarmente dalla Tunisia, il che dimostra che la strategia che l'Italia ha portato in Europa e sulla quale ha convinto l'Europa nonostante l'opposizione della sinistra italiana e in alcuni casi anche Europea, sta dando i suoi frutti".  "La rotta, per esempio, dalla Turchia è totalmente stata azzerata. Ora, vuol dire che abbiamo risolto il problema? No. Vuol dire che il lavoro che stiamo facendo intanto in Europa, nella quale il dibattito passa da 'ridistribuiamo gli immigrati che arrivano illegalmente da noi' a 'fermiamoli' mi pare un cambio di rotta non secondario. L'Italia – afferma ancora Meloni – è stata protagonista di una serie di iniziative innovative sulle quali piano piano abbiamo portato dietro anche gli altri paesi europei: il memorandum con la Tunisia, il memorandum con l'Egitto, l'accordo con l'Albania che si sta tentando di smontare da parte di chi non la pensa come noi in tutti i modi. Per cui ci sono delle cose molto importanti che stanno accadendo e sulle quali noi facciamo scuola".  "Non deludere i cittadini è la mia unica motivazione per fare la vita che faccio. Certe volte le cose vanno come vorresti, certe volte non vanno come vorresti, certe volte per ottenere un risultato che altri potrebbero ottenere facilmente tu devi combattere dieci volte tanto. Continuo a fare tutto quello che posso fare perché le persone che hanno riposto le loro speranze in me si possano dire 'non ho sbagliato'. Non avrei potuto lavorare di più, forse avrei potuto lavorare meglio non lo so, ma io non avrei potuto lavorare di più nell'ultimo anno e mezzo e vorrei essere giudicata alla fine di questo percorso perché non mi piacciono le soluzioni che sembrano delle soluzioni e non lo sono. Le risposte serie hanno bisogno anche di tempo per essere costruite, ma su tutto quello che io ho promesso, non c'è niente su cui non abbia lavorato per dare agli italiani le risposte che sono convinta servano".  "Dopodiché, chiaramente, in un anno e mezzo non è che puoi risolvere la stratificazione di qualche anno o qualche decennio, però obiettivamente l'Italia secondo me oggi è messa meglio di quanto non fosse messa un anno e mezzo fa e questo mi mette in pace con la mia coscienza. Non so se ci siano delle persone che si aspettavano qualcosa di meglio, però una cosa: gli italiani non dovranno mai chiedermi di fare un passo indietro. Io questa vita la faccio per loro, questo lavoro lo faccio per loro e quindi, quando non dovessi più avere il loro consenso, sarò ben contenta di farmi da parte".  Le persone che hanno avuto effetti avversi dal vaccino anti-Covid "è una materia sulla quale io mi sono confrontata col ministro Schillaci per chiedere che ci sia massima disponibilità da parte del governo per andare in fondo, capire e assumersi per lo Stato italiano le responsabilità che si deve assumere". A Mario Giordano, che sostiene che queste persone si sentano spesso abbandonate, "non devono sentirsi abbandonati secondo me" risponde la premier. "Il tema della commissione d'inchiesta è sicuramente un tema importante e sono contenta che anche quella stia andando avanti nonostante l'opposizione di quelli che ci spiegavano che loro avevano gestito benissimo la pandemia ma non vogliono che si possa approfondire su come si gestisce la pandemia che serve soprattutto a evitare e impedire che in un futuro, che speriamo non arrivi mai, si possano ripetere eventuali errori che dovessero esserci stati".  Guardia alta sulla sicurezza contro il terrorismo dopo il 7 ottobre. "E' un fronte su cui il governo lavora con attenzione, particolarmente dopo gli attentati di Hamas contro Israele, noi abbiamo chiuso lo spazio Schengen con la Slovenia perché da là arriva la maggioranza degli immigrati illegali che arrivano da quelle aree. Dal 7 ottobre abbiamo espulso 47 persone sospettate di radicalismo, e negli anni precedenti erano più o meno quelli espulsi in un anno intero. Facciamo riunioni con l'intelligence, abbiamo rafforzato la sorveglianza degli obiettivi sensibili".  "Quello che è accaduto a Mosca è stato scioccante ma sono immagini che abbiamo già visto in altri contesti. Ero a Parigi quando ci fu l'attentato al Bataclan, anche quello rivendicato dall'Isis. Mi ha colpito molto la dinamica perché – osserva la presidente del Consiglio – immaginare che in una città blindata, in uno Stato che è coinvolto in un conflitto, quattro attentatori che entrano e uccidono decine di persone e si allontanano praticamente indisturbati, obiettivamente colpisce".  —[email protected] (Web Info)

Cancro della pelle per lo streamer Ninja, il messaggio ai fan: “Fate i controlli”

(Adnkronos) – Cancro della pelle per lo streamer statunitense Ninja. A rivelare la diagnosi è lo stesso 32enne, noto su Youtube e Twitch per le partite al videogioco Fortnite giocate in diretta e seguite da circa 19 milioni di follower. Tyler Bevins, questo il nome, ha raccontato recentemente ai fan di aver rimosso un neo dalla pianta del piede, poi risultato essere un melanoma. Lo streamer ha quindi colto l'occasione per lanciare un messaggio sulla prevenzione ai numerosissimi follower, invitandoli a effettuare regolari controlli della pelle.  "Qualche settimana fa sono andato da un dermatologo per un controllo annuale della pelle. C'era un neo sulla pianta del piede che volevano rimuovere solo per precauzione che si è poi rivelato essere un melanoma", ha spiegato, affermando che i dottori "sono ottimisti sul fatto che lo avessimo preso nelle fasi iniziali". Accanto al nevo rimosso, ha detto ancora, "è apparsa un'altra macchia scura, quindi hanno fatto una biopsia e hanno rimosso un'area più ampia intorno al melanoma". Lo streamer, che si dice "un po' sotto shock", resta quindi in attesa di una risposta. "Sono grato di avere delle speranze per averlo individuato presto, ma per favore prendetelo come un annuncio di pubblica utilità per sottoporvi a controlli della pelle", ha aggiunto Ninja. —internazionale/[email protected] (Web Info)