giovedì, Aprile 25, 2024

Missouri stop temporaneo alla legge sull’aborto

Blocco temporaneo della legge che vieta gli aborti dopo le 8 settimane dal concepimento. Accade in Missouri, grazie al giudice federale Howard Sachs, che ha impugnato la legge che doveva entrare in vigore il 28 agosto. Secondo il giudice le restrizioni sull’aborto approvate in molti Stati Usa, tra cui il Missouri, sono in conflitto con la sentenza della Corte Suprema, che fissa limiti legislativi e giudiziari sull’aborto.

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Le restrizioni alla legge sull’aborto negli Usa

Pochi mesi fa, in alcuni Stati Usa sono state varate leggi che impongono restrizioni alle donne che vogliono abortire. Il caso più eclatante è stato quello dell’Alabama, dove l’aborto è stato vietato in modo assoluto, anche in caso di stupro o di incesto, salvo casi di rischio serio di pericolo di vita per la madre. In Missouri, invece, è stata varata una legge che vieta l’aborto oltre le 8 settimane dal concepimento, limitando molto questa procedura, che secondo la legge nazionale del 1973 (legge che proclamava la libertà di aborto) metteva come termine massimo le 24 settimane di età del feto. Lo Stato del Missouri, seguendo l’onda di limitazione dei casi di aborto negli Stati Uniti, ha varato una legge che doveva entrare in vigore il 28 agosto. Con tale legge si vieta l’aborto oltre 8 settimane dal concepimento, anche in caso di stupro o incesto e in caso di sindrome di Down accertata. L’unica eccezione consentita è quando ci sono seri rischi di vita per la madre portando a termine la gravidanza. I medici che non rispettano questa legge, praticando aborti anche oltre le 8 settimane, rischiano di dover scontare fino a 15 anni di carcere.

Legge bloccata in Missouri, ultima parola alla Corte Suprema

La legge, firmata dal governatore repubblicano Mike Parsons, doveva entrare in vigore il 28 agosto, ma il giudice federale del Missouri, Howard Sachs, designato da Jimmy Carter, ha bloccato il provvedimento rimandando il giudizio alla Corte Suprema. Secondo il giudice, infatti, il limite delle 8 settimane va contro i termini fissati a livello nazionale per la vita del feto, che inizierebbe a 24 settimane. A questo punto, quindi, la parola passa alla Corte Suprema, che dovrà decidere se poter proseguire con l’iter della legge o bloccarla. Una cosa simile era già successa in Indiana lo scorso maggio. In quel caso, però, la Corte Suprema ha rifiutato di ristabilire i limiti imposti dalla legge federale.

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