venerdì, Marzo 29, 2024

Missouri: distretto scolastico ripristina le punizioni corporali

Missouri: distretto scolastico ripristina le punizioni corporali come opzione disciplinare per gli studenti. Un controverso metodo di disciplina che sta tornando in alcune scuole del Missouri. L’uso della forza fisica come metodo per correggere il comportamento degli studenti. Come misura di correzione o di mantenimento della disciplina e dell’ordine. Una pratica che è legale in 19 stati. Principalmente nel sud. Una disciplina “barbara”. Che consente a insegnanti e amministratori di abusare fisicamente degli studenti. Difatti secondo gli esperti, le punizioni corporali rendono i bambini più aggressivi e dirompenti.

Missori: distretto scolastico ripristina le punizioni corporali?

Un distretto scolastico del Missouri ha attirato l’attenzione nazionale e ha suscitato proteste tra gli studenti delle scuole superiori. Dopo l’annuncio che avrebbe ripristinato le “punizioni corporali”, come disciplina studentesca. Comprese sculacciate e pagaiate. Un Paese fortemente contraddittorio, che si pone, da sempre, come principale paladino di quegli stessi diritti che, di fatto, è solito negare con forza al suo stesso popolo, ci pone dinnanzi ad alcuni interrogativi di fondamentale importanza. Che di base, è in atto un ritorno al passato senza precedenti. Dopo la sentenza della Corte Suprema che ha negato il diritto all’aborto, ora quello sulle punizioni corporali nelle scuole riportano indietro gli USA di decenni. “L’unica punizione corporale consentita a Cassville è colpire i glutei con una pagaia. Saranno consentite una o due oscillazioni per gli studenti più giovani. E fino a tre per gli studenti più grandi“. Ha affermato il sovrintendente Merlyn Johnson. Quindi, esercitare violenza su un minore nelle scuole è consentito. A patto che sia autorizzata dai genitori. E che “non causi lesioni fisiche o danni” permanenti allo studente e che il minore “non sia colpito sulla testa o sul viso”. Inoltre deve avvenire “in forma ragionevole” e quando “tutti gli altri mezzi alternativi di disciplina hanno fallito”. Ma chi stabilisce quale sia la forma ragionevole?

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Punizioni corporali: una pratica diffusa negli States

La violenza contro gli alunni negli USA è più diffusa di quanto si pensi. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito nel 1977 che le punizioni corporali sono costituzionali. Lasciando agli Stati la facoltà di consentirle. In 19 Stati, molti nel sud, hanno leggi che lo consentono nelle scuole. Secondo un rapporto della Society for Research in Child Development, un gruppo politico con sede a Washington, nel 2016 sono oltre 160mila i bambini sopra i sei anni vittime di punizioni corporali. Mentre i dati più recenti del 2017-18 mostrano che circa 70.000 bambini negli Stati Uniti sono stati colpiti almeno una volta nelle loro scuole. Secondo una ricerca dell’American Psychological Association, le punizioni corporali non riducono i comportamenti inappropriati. Ed è probabile invece, che aumentino l’aggressività, la rabbia, l’ostilità. Che potrebbero portare a depressione e problemi di autostima. Inoltre, questa forma di punizione può causare danni fisici. In alcuni casi, i bambini sono così gravemente feriti da aver bisogno di cure mediche. Per gli esperti, il metodo migliore per eliminare i comportamenti indesiderabili, è un atteggiamento positivo gratificante. Ad esempio con una ricreazione extra. E fornendo ulteriore attenzione in classe.

Missouri: distretto scolastico viola convenzione sui diritti dell’infanzia

Gli appelli ad abolire le punizioni corporali sono lanciati da tempo da gruppi di difesa, educatori e Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Il gruppo Studenti contro le politiche abusive della Cassville High School ha affermato che organizzeranno proteste già questa settimana. Ed ha anche in programma di parlare alle prossime riunioni del consiglio. E chiedere ai dirigenti scolastici di rimuovere la politica. Il maltrattamento nei confronti dei minori è espressamente vietato da uno dei più importanti documenti sui diritti umani esistenti al mondo. La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. L’articolo 19 dispone che “Gli Stati hanno l’obbligo di proteggere i bambini e gli adolescenti da ogni forma di violenza. Maltrattamento e sfruttamento. Secondo i dati dell’ OMS, un bambino su 2 di età compresa tra 6 e 17 anni vive in Paesi in cui le punizioni corporali a scuola non sono completamente vietate. In molti degli Stati degli USA è contro la legge imporre punizioni fisiche ad un gatto o ad un cane. O a un cavallo. Ma in molti Stati nessuno vieta di picchiare un bambino piccolo o di farlo picchiare da un professore.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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