Il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe ha affermato che i rapporti con gli USA sono in un momento critico, e che spetta a Washington migliorare le relazioni bilaterali. Wei ha ribattuto a quelle che definisce diffamazioni e accuse da parte del segretario della Difesa USA Lloyd Austin. Ha inoltre sottolineato il ruolo della Cina all’interno delle questioni globali.
Ministro della Difesa cinese, criticità con gli USA: a chi spetta risolverle?
I rapporti della Cina con gli Stati Uniti sono in un momento di criticità. A dichiararlo è il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe, secondo cui spetterebbe a Washington migliorare le relazioni bilaterali. Il ministro Wei ha più volte affermato, nel corso di una riunione di sicurezza asiatica, che Pechino cerca solo pace e stabilità. Ha inoltre esortato gli USA al rafforzamento della solidarietà, oltre che “ad opporsi allo scontro e alla divisione”. “Chiediamo alla parte statunitense di smettere di diffamare e contenere la Cina”, ha detto Wei. Poi arriva anche una richiesta diretta a Washington: “Smettetela di interferire negli affari interni della Cina. Le relazioni bilaterali non possono migliorare a meno che la parte statunitense non possa farlo”.
Wei ribatte alle “accuse” del segretario della Difesa USA
Le parole del ministro si rifanno a quelle che secondo Pechino sarebbero diffamazioni e accuse da parte del segretario della Difesa americano Lloyd Austin. Secondo Austin, si sarebbe assistito ad un incremento da lui stesso definito “allarmante” del numero di incontri non sicuri tra aerei e navi cinesi e quelli di nazioni straniere. Il segretario ha aveva inoltre dichiarato che gli USA sarebbero stati dall parte dei loro alleati in tal senso, includendo Taiwan.
Il ministro della Difesa cinese sottolinea il ruolo di Pechino nelle questioni globali
Nel suo discorso, Wei ha anche cercato di sottolineare il ruolo della Cina nelle questioni globali. Secondo il ministro della Difesa, Pechino ha sostenuto i colloqui di pace in Ucraina, opponendosi a fornire armi, “applicando la massima pressione”. Sul fronte Taiwan, il ministro Wei ha ribadito che la posizione sull’isola rimane invariata, vale a dire che il governo cinese la considera ancora una provincia. Secondo lui, il governo ha cercato una “pacifica riunificazione”, nonostante Taiwan abbia riservato “altre opzioni”.
Leggi anche: Australia accusa Cina di “atti intimidatori”