mercoledì, Aprile 24, 2024

Mindfulness, divertimento e benessere

Il divertimento fa bene. Studi rilevano che consente di diminuire i livelli di stress e aumentare le difese immunitarie. Come pure, distoglie dalle preoccupazioni e sviluppa la creatività. Per questo, è fondamentale ritagliarsi il tempo per farlo. E ripetere quelle attività che lo hanno procurato per riprovare la sensazione di benessere. Perciò, è importante imparare a vivere nel momento presente, nel ‘qui e ora’, come affermano i principi della mindfulness. Inoltre, la mindfulness è stata integrata -come modello terapeutico clinico consolidato- in contrasto anche allo stress e alla depressione.

Dal divertimento al benessere

Mindfulness, divertimento e benessere sono tra loro collegati. Infatti, il divertimento conduce al benessere e, attraverso la mindfulness si dà dare valore al presente. Ciò si prefigge per sbloccare la mente intrappolata tra le risposte poco efficaci ai problemi e nella ripetizione di schemi prefissati. Come pure nella perdita di creatività, con conseguenze negative sul benessere psicologico e fisico.

Il divertimento permette al cervello di rilasciare dopamina. Essa è la molecola descritta come l’ormone del benessere. Infatti agisce sui meccanismi di controllo del piacere, della compensazione e della ricompensa.

Dal divertimento si arriva al benessere. In tal modo, l’individuo mantiene un’attività o un comportamento che origina appagamento. Così, è portato a riprovare quelle stesse attività per sperimentare le stesse belle sensazioni.

Divertimento e mindfulness in vista del benessere

Il divertimento fa bene. Studi rilevano che consente di diminuire i livelli di stress e aumentare le difese immunitarie. Come pure, distoglie dalle preoccupazioni e sviluppa la creatività. Per questo, è fondamentale ritagliarsi il tempo per farlo. E ripetere quelle attività che lo hanno procurato per riprovare la sensazione di benessere. Perciò, è importante imparare a vivere nel momento presente, nel ‘qui e ora’, come affermano i principi della mindfulness.

‘Divertimento’ deriva dal latino ‘de+vertere’, cioè ‘devertere. Significa ‘allontanamento’ e ‘volgere altrove’, ovvero cambiare direzione. Dunque, spostare l’attenzione dai problemi e dalle situazioni negative. Ciò per cercare un diverso punto di vista.

La disciplina del mindfulness insegna a trovare le modalità per osservare il mondo da un’altra prospettiva.

‘Mindful’ indica uno stato di consapevolezza e presenza, dove il corpo e la mente sono in perfetta sintonia. Con la mindfulness si coltiva la consapevolezza. Migliora la capacità di prestare attenzione, di calmare l’agitazione. Come pure aiuta a rintracciare gli strumenti per fare scelte migliori per sé.

La mindfulness

‘Mindfulness’ significa ‘attenzione consapevole’.

E’ diretta a coltivare la piena presenza nel presente. Consente di sviluppare un atteggiamento verso la vita che è appassionato e curioso. Come pure esplorativo e propositivo.  Si coltiva, appunto, giorno dopo giorno. Ciò avviene attraverso l’allenamento della mente. Essa è bloccata in consueti modi di reazione alle diverse problematiche e disagi. Ne derivava un impatto negativo a livello di benessere psicologico e fisico.

Origini della mindfulness

Jon Kabat-Zinn è uno dei pionieri di questo approccio. Egli considera la mindfulness come una pratica per prestare attenzione con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante’. La descrive come uno stato che permette di stare nel presente così com’è e di permettere all’individuo di essere in questo presente.

L’approccio della mindfulness deriva dalla meditazione di consapevolezza e dalla dottrina e pratica meditativa buddista.

Gli insegnamenti di Buddha, che vano sotto il nome di Dharma, indicano i fattori mentali che consentono all’individuo la presenza mentale. Quest’ultima è considerata come la via per diminuire le proprie sofferenze. Per questo, quindi per sviluppare il benessere, è necessario un mutamento dell’individuo stesso a livello cognitivo ed emotivo.

Obiettivi della mindfulness

La mindfulness ha come obiettivo quello di rendere la persona capace di sviluppare uno stato di coscienza. Quindi, di rendere l’individuo consapevole dei propri pensieri, delle proprie emozioni e percezioni, momento per momento. Anche dei disagi e del dolore. Infatti, la mindfulness mira a non respingere questi stati. Vuol essere motivo di crescita e di creatività. Dunque, di accettazione e accoglienza, per esserne meno condizionati e trovare i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza.

La meditazione mindfulness come via del benessere

Jon Kabat-Zinn afferma che la pratica di meditazione mindfulness può modificare in modo duraturo l’esperienza individuale della sofferenza e dello stress. Infatti, può offrire un’alternativa alle strategie orientate alla risoluzione dei problemi che sono profondamente radicate nella cultura occidentale. Egli ha sviluppato l’approccio attraverso lo spostamento della prospettiva verso la medicina mente – corpo. Dunque, ha adattato le pratiche tradizionali di meditazione per poterle introdurre in contesti come quelli sanitari e ospedalieri. In tal modo, la pratica diventa uno strumento valido ed efficace per il benessere del corpo e della psiche.

I benefici della mindfulness

I benefici di una pratica regolare di mindfulness sono stati dimostrati da numerosi studi scientifici.

Tra questi, ci sono:

  • rinforza il sistema immunitario;
  • migliora i problemi legati allo stress, come ad esempio mal di testa, mal di schiena, tensione al collo, problemi di sonno, mancanza di energia, nervosismo, tensioni;
  • previene lo sviluppo della sindrome da burnout;
  • aumenta l’autostima;
  • riduce i disturbi di ansia e delle probabilità di attacchi di panico;
  • promuove la sensazione di rilassamento e equilibrio;
  • fornisce l’opportunità di godere ogni momento della vita nel momento presente;
  • consente di apprezzare le piccole cose e riscoprirne la bellezza; aumenta la capacità di concentrazione.

La mindfulness permette di ritrovare il senso di meraviglia.

https://www.periodicodaily.com/lavoro-e-depressione/

La mindfulness per bambini: importanza del gioco

Proprio perché la mindfulness permette di ritrovare il senso di meraviglia, può essere utile nei bambini. Essi hanno la capacità di stupirsi per qualsiasi cosa nuova o inaspettata. Attraverso la mindfulness, si parica il divertimento che conduce al benessere.

Così, attraverso il gioco, si può suscitare la loro attenzione. Infatti, il gioco promuove l’apprendimento, permette di sviluppare l’intelligenza sociale. Quindi, il bambino impara a integrare le proprie emozioni con quelle degli altri. Come pure, la cooperazione, l’empatia, la solidarietà e la competizione. L’obiettivo del gioco è coltivare gioia, condivisione, divertimento e leggerezza. Non è importante vincere o perdere.  Infatti, consentono anche di godere di un momento di pura presenza insieme agli altri.

Esistono varie attività di mindfulness da proporre e svolgere con i bambini, ad esempio, per citarne alcune:

  • la caccia all’oggetto perduto;
  • il gioco dei meteorologi;
  • come un equilibrista.

Esistono anche specifiche attività per la sera.

La mindfulness per adulti

La capacità di ritrovare il senso della meraviglia è possibile anche negli adulti?

Sì. Lavorando sulle aspettative, ma soprattutto dandosi delle opportunità. Come pure accostandosi alla vita col senso del divertimento, in vista del benessere. Prendendo spunto e imparando anche dal fanciullino di pascoliana memoria, quindi il fanciullino che resta in ogni persona che diventa adulta. Infatti, il fanciullo tende ad osservare cose che l’adulto non può non notare e tende ad ignorare.

La mindfulness come approccio terapeutico clinico

Evidenze scientifiche di studi negli ultimi quarant’anni, hanno portato a considerare la mindfulness utile nel trattamento e nel supporto alle terapie cliniche relative a disturbi del corpo e della psiche. Infatti, la mindfulness favorisce il benessere complessivo. Migliora le risposte immunitarie, riduce lo stress, ansia e reattività emotiva impulsiva.

Essa è stata integrata in modelli e programmi terapeutici, come con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Mindfulness-based stress reduction (MBSR)

Il protocollo Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) è stato il primo mindfulness training nato proprio dal lavoro di Jon Kabat-Zinn a partire dagli anni Settanta.

Nasce per pazienti affetti da dolore cronico o malattie terminali. E’ stato utilizzato, poi, nel trattamento cognitivo – comportamentale del disturbo borderline di personalità. Come pure nel trattamento dei disturbi di tipo dissociativo e nei disturbi di ansia.

Mindfulness-based cognitive therapy (MBCT)

La Mindfulness Based Cognitive Therapy è il protocollo più diffuso e testato scientificamente. Ideato per pazienti con depressione maggiore, ha come obiettivo quello di lavorare su specifici pensieri, emozioni e sensazioni che si riattivano in modo automatico durante periodi di umore negativo, in persone che riportano episodi depressivi.

Attraverso questa terapia, i pazienti sono supportati nella realizzazione di una trasformazione del proprio modo di rapportarsi ai pensieri, alle emozioni e alle sensazioni fisiche che possono contribuire al ripresentarsi degli episodi depressivi.

Conclusioni

Per attuare il divertimento, è fondamentale essere in grado di dare valore al presente e godere del momento del ‘qui ed ora’. Questo porterà a sviluppare il benessere. Infatti, il funzionamento del cervello umano permette che attraverso nuovi stimoli, acquisiti durante ogni momento del presente, consente di azionare le emozioni positive.

E’ un processo che deve partire dalla psiche, tenendo sempre in considerazione che mindfulness, divertimento e benessere sono tra loro collegati. Attraverso la mindfulness, si scopre un nuovo rapporto con le proprie esperienze mentali e corporee. Questa consente di mettere da parte le risposte automatiche e rispettive alle situazioni problematiche, attivando altre modalità di reazioni e modi di pensare. Questi saranno costruttivi.

Permetteranno di ritrovare il senso della meraviglia e di sviluppare la consapevolezza.

https://www.periodicodaily.com/mindfulness-cosa-puo-e-non-puo-fare-per-noi/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles