Minacce dall’operatore: “O cambi il contratto o ti faccio staccare la luce”

58enne espone denuncia ai danni di operatore call center aggressivo.

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ARSIE’ (BL) – Ricevere telefonate tanto insistenti da essere al limite del persecutorio, purtroppo, non è cosa rara: i call center ci rintracciano mattina, pomeriggio e sera. Spesso, durante i pasti. Luce, gas, telefono: offerte imperdibili di cui noi, poveri consumatori, senza loro, esperti operatori del settore, non verremo mai a conoscenza; quella fantastica promozione sulle bottiglie d’olio? Aspetta solo te. Il futuristico depuratore per l’acqua domestica? Te lo possono vendere solo loro. Poco importa, a chi ti chiama sul numero di casa, oppure sul mobile se a te, quella vantaggiosissima promozione sull’ultimo prodigio contro le rughe non interessa: loro ci tengono a parlarti.

Piglio deciso, sicuri che la loro proposta è la migliore per te, a volte arrivano ad essere fastidiosi, persino aggressivi. Giungono anche alle minacce, pur di convincerti: è quello che è capitato a un 58enne di Arsiè, in provincia di Belluno. Secondo l’operatore, doveva proprio convincersi a cambiare fornitore della luce elettrica. “O cambia il suo contratto” gli ha intimato, dopo svariate e interessantissime chiacchierate al telefono “o le faccio staccare immediatamente la corrente”. Non posso farlo: nessun call center ha realmente il poter legale di predisporre una tale iniziativa, nemmeno di paventarla a mo’ di spauracchio per far cambiare idea al malcapitato. Così Lorenzo Battaglia, 23 anni di Termini Imerese, si è messo nei guai.

Il giovane, dipendente della Island Servizi srl, stava solo cercando di portare a casa un nuovo cliente, di svolgere al meglio e con profitto un lavoro avvilente, il più elle volte, crudele e alienante che, spesso, prevede provvigioni proprio sul numero di contratti stipulati. Così, quando le classiche tecniche di persuasione non attecchiscono, i dipendenti si sentono in diritto di forzare un po’ la mano. E’ così che il telefonista ha deciso di passare alle maniere forti. Era il 7 febbraio 2015 quando il quotidiano veneto Il Gazzettino ricostruiva, con alcune frasi dettagliate riportate anche nella denuncia che il consumatore indignato ha provveduto a presentare alle Forze dell’Ordine, la telefonata intercorsa fra i due: prima, il solito approccio pragmatico dell’operatore (legittimo e sbrigativo) in cui enuncia l’offerta e ne espone gli indiscutibili vantaggi, poi il rifiuto garbato dell’uomo, non interessato a cambiare il suo fornitore di energia elettrica. Tutto secondo gli schemi, insomma. Non esattamente: da qui, il dipendente della Island (società affiliata alla ditta 4 U Italia srl, call center di Sesto San Giovanni) si fa prepotente e minaccia di sospensioni dei servizi di corrente che, davvero, non gli competono.

“O cambi il contratto o ti faccio staccare la luce.” proprio questa, più di tutte le altre, è la frase che scatena il fastidio del signore bellunese e che lo sprona ad agire, secondo la legge, presentando denuncia alle autorità. Ora, l’operatore dovrà ora risponderne direttamente in Tribunale, proprio a Belluno, di fronte al giudice Antonella Coniglio e con il pm Sandra Rossi. Il 23enne promoter dei contratti di energia deve rispondere di truffa (art 640 del codice penale) e minaccia (art 612, sempre del codice penale); Lorenzo, difeso dall’avvocato Renato Vazzana del Foro di Termini Imerese, rischia oltre mille euro di multa.

E’ doveroso precisare che non tutti gli 80.000 addetti al marketing telematico, per fortuna, risultano essere tanto inopportuni da diventare molesti: nel nostro paese, quella dell’operatore di call center non è più un’occupazione temporanea, ma è diventato un lavoro fisso, soprattutto per le donne, con uno stipendio mensile che si aggira intorno ai 700 euro. Le condizioni lavorative, secondo un’indagine dei primi mesi del 2017, sono in parte migliorate, così come i servizi offerti: ora per i clienti è possibile difendersi dalle chiamate indesiderate, attraverso il Registro delle opposizioni. Elenco che contiene già oltre un milione di numeri, quelli di chi esprime la volontà di non ricevere telefonate da call center, è uno strumento che ha ancora il limite di valere solo per i numeri fissi ed è comunque aggirato. Il Governo sta comunque studiando una norma per estenderlo anche alle numerazioni mobili.