giovedì, Marzo 28, 2024

Milton Friedman, l’ economista del pensiero monetarista

Milton Friedman è un economista americano, ed un membro attivo della scuola di Chicago. Nel 1976, Friedman riceve il Premio Nobel per l’ economia, e diviene il fondatore del pensiero monetarista. Inoltre, gli studi di Friedman, influenzano diverse teorie economiche e monetarie.

Milton Friedmann e la biografia

Milton Friedman, nasce a Brooklyn il 31 luglio 1912, e muore a San Francisco il 16 novembre 2006. La famiglia ha origini ebraiche, ed emigra in America dall’ ovest Europa, dove Milton diviene un sostenitore e divulgatore, delle idee liberali. Friedman, si oppone alle misure economiche dello Stato, che reputa dannose, e propone il libero mercato. L’ economista diffonde gli studi della “teoria quantitativa della moneta”, e della “teoria del consumo”. Di conseguenza, Friedman elabora il significato del “tasso naturale di disoccupazione”, e spiega l’ inefficacia della “curva di Philips”, nelle stime economiche di lungo periodo. L’ economista scrive diversi libri, come: “Capitalismo e libertà, Liberi di scegliere, Due persone fortunate”, ed altri.

Milton Friedman ed il pensiero economico

Friedman, studia ed elabora il concetto di economia tradizionale con: “la teoria quantitativa della moneta”, la teoria del consumo, il tasso naturale di disoccupazione, ed l’ inflazione. Inoltre, l’ economista sostiene che l’ inflazione è un fenomeno monetario, e che non serve per ridurre la disoccupazione, nelle stime di lungo periodo. Friedman sostiene la regola della politica economica, che ha come obiettivo, il conseguimento di una crescita della massa monetaria. A ragion per cui, la Federal Reserve in USA, e la Banca Centrale Europea( BCE), utilizzano il modello di politica monetaria di Friedman.

Milton Friedman e la teoria quantitativa della moneta

In ambito economico “la teoria quantitativa della moneta”, è lo studio della materia, in cui i prezzi dei beni si muovono sul mercato, in base alla quantità della moneta in circolazione. Di conseguenza, quando il valore dei beni aumenta, accade lo stesso anche per la moneta in circolazione. Ma, la teoria prende il significato dalla differenza, tra la domanda e l’ offerta di moneta. Nel dettaglio, la domanda monetaria è una quantità di reddito, che le persone utilizzano come denaro contante. Mentre, l’ offerta di moneta è la quanttà di denaro in biglietti bancari, che la banca centrale mette in circolazione. Ciò nonostante, il mercato considera anche risparmio monetario, che risulta dalla differenza del reddito, che le persone percepiscono e quello che consumano.

Milton Friedman ed il tasso naturale di disoccupazione

Negli anni sessanta, Friedman ed Edmund Phelps, elaborano il concetto economico del “tasso naturale di disoccupazione”. Gli studi, evidenziano la correlazione tra il tasso ed un livello di produzione, durante una economia instabile. Inoltre, i prezzi si muovono nervosi sui mercati dei beni, ed influiscono sul valore di mercato, e dell’ occupazione. Di fatto, il tasso di disoccupazione diviene una conseguenza involontaria, poiché le persone in cerca di un impiego, non riescono ad ottenere l’ assunzione dello stesso. A fronte di ciò, l’ equilibrio del sistema economico, subisce delle variazioni, che modificano l’ ordine dei cicli stessi. Tuttavia, le politiche di controllo della domanda, non possono ridurre in modo definitivo il tasso naturale di disoccupazione. Ma, il sistema economico interviene nel riequilibrare le variazioni di mercato, sul tasso di disoccupazione.

La “Curva di Philiphs”

Nel ramo della macroeconomia, esiste una correlazione inversa, tra il tassi di disoccupazione ed inflazione, ovvero ognuno è indipendente dall’ altro. La Curva di Philips è una rappresentazione di mercato grafica, in cui il tasso d’ inflazione e di disoccupazione, rappresentano visivamente il movimento inverso dei prezzi. Di conseguenza, quando il tasso di disoccupazione cresce, avviene la diminuzione della domanda dei prezzi. Tuttavia, negli anni sessanta gli economisti, notano delle incongruenze sul rapporto tra inflazione e disoccupazione della Curva. Friedman e Phelps notano che se la disoccupazione decresce, i salari subiscono delle modifiche permanenti.

Le convinzioni di Friedman sul lungo periodo

Friedman sostiene che l’ aumento dei salari, provoca la crescita anche dei prezzi, a causa dell’ inflazione.  Tuttavia, l’ economista evidenzia che la disoccupazione, non subisce nessuna modifica, e la Curva di Philips diventa verticale, solo nel lungo periodo.  

Le influenze sulla politica

Gli studi e le teorie di Friedman, influiscono enormemente, sulle decisioni liberiste dei governi di Gran Bretagna e USA. Di conseguenza, Margareth Tacher e Ronald Regan, seguono il modello economico di Friedman. Inoltre, anche oggi l’ economista diviene motivo di dibattiti, come il rigetto della “stakeholder view”, e la responsabilità sociale d’ impresa. Tuttavia, l’ economista svolge un ruolo attivo, sull’ abolizione del servizio militare negli Stati Uniti. In Italia, i partiti  politici liberisti di Forza Italia, i Radicali Italiani, ed i Riformatori Liberali seguono le teorie di Friedman.

Le opere

Friedman scrive diversi libri, tra cui: “Contestazione liberale, Nessun pasto è gratis, Il dollaro. Storia monetaria degli Usa, Liberi di scegliere, Per il libero mercato, La tirannia dello status quo, Manovre monetarie, Metodo consumo e moneta”, ed altre.

La morte

Milton Friedman, muore a San Francisco il 16 novembre del 2006, all’ età di novantaquattro anni.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Stay Connected

0FansLike
0FollowersFollow
0SubscribersSubscribe
- Advertisement -spot_img

Latest Articles