venerdì, Marzo 29, 2024

Mikael Silkeberg: l’Azerbaigian post guerra

Una mostra di foto del fotografo svedese Mikael Silkeberg nei territori liberati dell’Azerbaigian è aperta a Stoccolma. L’esposizione rientra nelle iniziative organizzate per il 30° anniversario del genocidio di Khojaly.


Armenia e Azerbaigian: una guerra mai finita


Perché le immagini i Mikael Silkeberg per ricordare la strage del 1992?

Le immagini che ha scattato lo scorso ottobre a Shusha in Azerbaigian documentano l’attuale situazione del paese. Nelle sue fotografie si vede un territorio che ha affrontato di recente la guerra, con statue deturpate e edifici in rovina. La città, dopo gli scontri della seconda Guerra del Nagorno Karabakh tra settembre e novembre 2020, è controllata dalle forze azere. Il professionista riesce a trasmettere lo strazio del luogo e della sua gente che da anni vive scontri tra due etnie. Le tensioni sono infatti dovute alla volontà dei gruppi più influenti di omogeneizzare gli abitanti, armenizzando la zona a discapito degli azerbaigiani.

La strage Khojaly

La pulizia etnica di un intero villaggio di azerbagiani da parte dei soldati armeni si compie in una notte, tra il 25 e 26 febbraio 1992. L’attacco a Khojaly è forse dovuto al fatto che l’abitato si trovi sulla strada tra Shusha e Agdam, nei pressi dell’unico aeroporto della zona. L’esercito azero si stava ritirando e le forze oppositrici hanno setacciato le case e allestito postazioni per fermare i fuggitivi. Molti sono deceduti assiderati cercando di scappare ai militari. Le associazioni non governative hanno infatti denunciato la morte di 613 persone. Ci sono poi 487 feriti e 1.275 ostaggi.

L’esposizione di Mikael Silkeberg

La mostra è sostenuta dall’Ambasciata dell’Azerbaigian in Svezia e dal Comitato di Stato per il lavoro con la diaspora. Il percorso propone 30 foto scattate da Mikael Silkeberg durante la sua visita nei territori liberati dell’Azerbaigian nel 2021. Il 25 febbraio alla cerimonia di apertura hanno partecipato il Presidente del Governo, Fuad Muradov, e il rappresentante azero, Zaur Ahmadov. Hanno visitato l’esposizione anche il Delegato turco in terra svedere, Hakki Emre Yunt e esponenti della diaspora azero-turca. Domani, 27 febbraio, Muradov sarà a Osloper assistere alla commemorazione della strage di Khojaly.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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