La neve sta per fare (ancora una volta) il suo ritorno. Quest’anno la stagione invernale sta regalando accumuli quasi da record sulle nostre montagne, specie sulle Alpi ma anche sugli Appennini centro settentrionali, come non si vedeva da anni.
E non è ancora finita! Entro domenica 31 ne cadrà ancora tanta, ma nel frattempo aumento anche il rischio di valanghe. Scopriamo subito l’evoluzione prevista, le zone maggiormente coinvolte e gli accumuli entro la fine dell’evento.
Lungo le Alpi saranno possibili nevicate già a partire dai 1000/1200 metri di quota, dapprima sulla Valle d’Aosta, dove sono attesi circa 10/15 cm in località come Courmayeur (AO) e Breuil Cervinia (AO), per poi estendersi anche a Lombardia, Trentino Alto Adige, Dolomiti venete e Friuli Venezia Giulia (qui possibili fiocchi fin verso gli 800 metri). A Cortina d’Ampezzo (BL) e Madonna di Campiglio ci aspettiamo 5/10 cm di neve fresca entro la giornata di domenica 31 gennaio.
Sugli Appennini, invece, la neve scenderà inizialmente al di sopra dei 1800/2000 metri, a causa del richiamo di venti più miti dai quadranti meridionali. La quota delle nevicate è destinata a calare nella seconda parte di domenica 31 fin verso i 1200 metri, specie tra Abruzzo, Lazio e Molise.
VALANGHE. Dopo le abbondanti precipitazioni è previsto un grado di allerta molto elevato (da marcato a forte) su buona parte delle nostre montagne a causa degli accumuli ingenti e del rialzo termico che potrebbe favore ulteriori distacchi. Raccomandiamo quindi di leggere attentamente il BOLLETTINO UFFICIALE.

Pericolo valanghe