L’inverno potrebbe tornare protagonista già per la festa della donna con il rischio e l’incubo di un’ondata di gelo tardivo con neve che andrebbe a imbiancare le mimose già in fiore. Facciamo il punto della situazione tracciando le previsioni per il prossimo mese sulla base degli ultimi aggiornamenti a nostra disposizione.
I primi giorni del mese di Marzo saranno all’insegna dell’anticiclone, con tanto sole e temperature oltre le medie climatiche. Poi però dando uno sguardo al quadro sinottico europeo, risulta evidente come intorno al 7/8 marzo e quindi in concomitanza con la FESTA della DONNA la circolazione a livello europeo potrebbe subire un bello scossone: una poderosa discesa di aria gelida direttamente dal Polo Nord potrebbe dare inizio ad una fase decisamente burrascosa e anche piuttosto fredda.
Non escludiamo che entro la metà del mese una perturbazione ben organizzata possa raggiungere il bacino del Mediterraneo, innescando un’ondata di maltempo su buona parte delle nostre regioni e provocando, di conseguenza, un deciso calo delle temperature. Insomma, una sorta di ultimo attacco invernale con il possibile ritorno addirittura della neve, fino a bassa quota, soprattutto al Centro-Nord. Una neve che di fatto imbiancherebbe le mimose che stanno sbocciando in questi giorni. E non sarebbe di certo la prima volta che ciò accade.
I rischi di una situazione di questo tipo sarebbero soprattutto per l’agricoltura e per la vegetazione che, dopo le ultime settimane molto miti, risultano già avanti con la stagione, tanto che sono spuntate le prime gemme e i primi fiori (come le mimose appunto).Un gelo tardivo avrebbe delle conseguenze devastanti sia dal punto di vista naturale, sia da quello economico. Attenzione poi anche alla nostra salute, con gli ultimi colpi di coda delle malattie che potrebbero essere favoriti da sbalzi termici particolarmente marcati.
E potrebbe non essere finita qui, anzi. Grazie alle mappe sul medio e lungo periodo possiamo iniziare a farci un’idea sul tempo atteso nella seconda parte del mese. Tutti i segnali propendono per un flusso Atlantico vivace in grado di pilotare perturbazioni a raffica fin sull’Italia, insomma il classico clima primaverile instabile fatto anche dei primi rovesci temporaleschi.
Massa d’aria fredda dal Polo Nord verso l’Italia per la Festa della Donna