“Metamè” di Elisa Biffi Corni.

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Travolgente, enigmatico, riflessivo. Il primo giallo scritto da Elisa Biffi Corni ci catapulterà nella misteriosa Urbino, teatro di vizi e misfatti e luogo d’origine di uno dei protagonisti della vicenda, Jarek Soncini. Il giovane commissario italo- polacco, da poco rientrato nel nostro BelPaese, si troverà alle prese con un’indagine che gli cambierà la vita e svelerà i retroscena dei misteriosi vicoli della cittadina del marchigiano.

A dar via alla narrazione, il ritrovamento del cadavere di una donna ai piedi del faro di Goccialuce, un faro che se solo potesse parlare avrebbe molto da dire sui delitti consumati tra le coste del luogo. Da questo momento il nostro commissario inizierà a porsi delle domande e tra inchieste ed interrogatori, cercando le dovute risposte, scoprirà un importante giro di prostituzione. Con grande stupore il cadavere della donna da cui parte l’analisi del caso verrà ricollegato al meretricio sebbene l’aspetto curato della vittima facesse pensare a tutto tranne che ad uno sfruttamento a fini sessuali.

L’entrata in scena di Odette, una ragazza brillante, tenace ed intrigante darà una svolta decisiva alla narrazione sconvolgendo i piani di Soncini. Le indagini porteranno all’arresto di un presunto colpevole ma lettere anonime e nuove vittime faranno capire all’uomo che il caso non poteva ritenersi affatto concluso.

Una breve trama, quella fin qui raccontata, che delinea solo i contorni di un romanzo incredibile. Inconfondibile la firma della Biffi Corni ( https://www.periodicodaily.com/elisa-biffi-lintervista-ad-giovane-scrittrice/ ) che ancora una volta ci invita a riflettere su temi caldi della nostra realtà, sfidando pregiudizi e luoghi comuni ed esortando il lettore ad andare oltre le apparenze. Nulla è lasciato al caso. Anche per questo romanzo, come in “Solo sulle tue gambe” (https://www.periodicodaily.com/solo-sulle-tue-gambe-elisa-biffi/ ), l’autrice tiene a dare un particolare stile d’impaginazione alternando la narrazione a bellissime poesie la cui profondità è impossibile da descrivere.

Un giallo intrigante e trascinante che non manca di umanità e da cui emergono gli studi dell’autrice, dedita al sociale specie in ambito educativo e di integrazione.

Curiose le caratteristiche dei due protagonisti, Soncini e Odette, create con lo scopo di abbattere le barriere degli stereotipi e mostrare cosa ci sia oltre a delle maschere che spesso siamo costretti ad indossare. Per compiacere agli altri, per paura di un giudizio o semplicemente per imposizioni lavorative siamo spesso portati a nascondere la nostra vera essenza, essenza che l’autrice tiene a portare a galla. E cosí la prostituta non rispecchierà più il modello di donna di poco conto che le viene accostato oggi dalla società e il commissario non verrà più pensato come eroe. Tutti si scopriranno semplicemente umani.

Bellissima l’idea del titolo. “Metamè” invita ad un viaggio introspettivo che si concluderà all’ultimo capitolo dove parole, pensieri e poesia si intrecceranno armoniosamente portando ogni lettore a riflettere su stesso.

Un ultimo ma importante accento va posto alla presentazione del libro, anch’essa innovativa. Oltre alla copertina perfettamente in linea con lo stile e la storia del giallo, il booktrailer dell’ultimo lavoro di Elisa Biffi è stato creato in collaborazione con M. Belotti e l’incantevole voce di Aurora Biffi, sorella della scrittrice, che con musica e parole hanno valorizzato alla perfezione il contenuto del libro.