Messico: scoppia la violenza dopo l’arresto del figlio di El Chapo

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Messico: scoppia la violenza dopo l’arresto del figlio di El Chapo

È stato arrestato Ovidio Guzman, figlio del leader del cartello di Sinaloa, Joaquin “El Chapo” Guzman. Dopo l’arresto, in Messico scoppia la violenza.

Scoppia la violenza in Messico dopo l’arresto del figlio di El Chapo

In Messico è scoppiata la violenza dopo che è stato arrestato Ovidio Guzman, figlio del leader del cartello di Sinaloa, Joaquin “El Chapo” Guzman. Le autorità messicane hanno riferito che Guzman è stato arrestato nella città di Culiacan e che poi è stato trasferito a Città del Messico, dove è stato trasportato in un carcere di massima sicurezza. Secondo quanto riferito, l’arresto di Guzman è avvenuto dopo un violento scontro a fuoco durante il quale sono intervenuti anche elicotteri armati della polizia.  

Nella città di Culiacan, dove le autorità hanno invitato la popolazione a non uscire di casa, le auto sono state date alle fiamme e i residenti sono stati sequestrati da presunti membri del cartello. Le autorità hanno anche ordinato la chiusura dell’aeroporto internazionale di Culiacan dopo che un aereo civile è stato attaccato a colpi di arma da fuoco.

Ovidio Guzman è diventato una figura importante nel cartello di Sinaloa dopo l’arresto di suo padre, che attualmente sta scontando una condanna all’ergastolo in una prigione di massima sicurezza negli USA. Ovidio, soprannominato “El Raton”, era già stato arrestato nell’ottobre del 2019. Quell’anno però venne subito rilasciato dopo violentissime rappresaglie degli uomini del cartello. L’episodio, conosciuto come “Culiacanazo”, si concluse con la morte di sette agenti e di un civile, e con la fuga di 47 detenuti dal carcere della città al termine di una rivolta comandata dai narcos. Il rilascio di Ovidio Guzman fu un’imbarazzante battuta d’arresto per l’amministrazione del presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador.


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