venerdì, Febbraio 7, 2025

Messico: presidente firma la contestata riforma giudiziaria

Il presidente del Messico Andrés Manuel Lopez Obrador firma la contestata riforma giudiziaria. “Una giornata storica” ha detto Obrador.

Messico: presidente firma la riforma giudiziaria

Il presidente messicano uscente Andrés Manuel Lopez Obrador ha firmato la controversa riforma giudiziaria. Il Messico diventa così il primo Paese ad eleggere tutti i suoi giudici tramite voto popolare. “Una giornata storica” ha detto Obrador.  “Abbiamo bisogno di giustizia per tutti. Perché non ci sia corruzione nella magistratura, perché giudici, magistrati e giudici applichino alla lettera il principio che non c’è nulla al di fuori della legge e nessuno al di sopra della legge”, ha aggiunto. Obrador era affiancato dalla presidente eletta Claudia Sheinbaum, che lo sostituirà il 1° ottobre.

Cosa prevede la riforma?

La riforma del sistema giudiziario fa parte di un pacchetto di 20 riforme presentato dal presidente López Obrador lo scorso febbraio ed ha suscitato malcontento tra i giudici, che sono in sciopero dal 19 agosto. Attualmente, i giudici e i magistrati sono nominati dal Consiglio giudiziario federale, un organo amministrativo. Ma la riforma, se approvata, vedrebbe oltre 7.000 giudici e magistrati eletti invece tramite voto popolare. I candidati sarebbero proposti dai rami esecutivo, legislativo e giudiziario del governo. La misura ridurrebbe anche il numero di giudici della Corte Suprema da 11 a 9 e accorcerebbe i loro mandati da 15 a 12 anni. Inoltre, creerebbe un nuovo organismo per supervisionare i giudici. Lopez Obrador ha sostenuto che la riforma è necessaria per responsabilizzare i giudici e ridurre la corruzione. I critici, tuttavia, sostengono che la riforma non avrà alcun impatto sui procuratori, sulla polizia e sui ministeri pubblici, che ritengono essere i veri responsabili dell’impunità e della corruzione. Inoltre sostengono che il piano politicizzerà il sistema giudiziario e ne comprometterà l’indipendenza.

Oltre ad aumentare le tensioni all’interno del Paese, le riforme giudiziarie hanno anche creato tensioni diplomatiche con stretti partner commerciali, gli USA e il Canada, e hanno irritato gli investitori. Gli USA, principale partner commerciale del Messico, hanno avvertito che le riforme avrebbero minacciato una relazione che si basa sulla fiducia degli investitori nel quadro giuridico messicano. Gli oppositori sostengono che le riforme comprometteranno i controlli e gli equilibri democratici.


Leggi anche: Messico: Parlamento approva la riforma giudiziaria

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