giovedì, Aprile 18, 2024

“Medioevo a Pistoia”: un percorso nell’arte della città

Oggi per l’anno Iacobeo al palazzo dei Vescovi del Museo civico d’arte antica apre la mostra “MEDIOEVO A PISTOIA”. L’esposizione illustra lo straordinario panorama delle arti cittadine dal XII agli inizi del XV secolo. Il percorso rivela il ruolo di primo piano assunto nel periodo dalla città nel campo delle arti figurative. L’evento prosegue fino all’8 maggio 2022 e presenta oltre sessanta opere tra dipinti, sculture, oreficerie e codici miniati.


Monica Preti Neodirettrice scientifica di Pistoia Musei


Com’è allestita la mostra “Medioevo a Pistoia”?

Composta da sei sezioni, inizia con l’arrivo della reliquia di San Jacopo in città nel 1140 per volere del vescovo Atto. Il comune toscano diventa tra le più importanti rotte europee di pellegrinaggio e un polo economico internazionale. Nel Duecento Pistoia conquista un ruolo da protagonista nel panorama delle arti figurative europee. Il percorso descrive il Trecento con le presenze illustri nel borgo e la formazione di una forte identità figurativa. Anche nel Tardogotico, nonostante la perdita di autonomia politica per la sottomissione a Firenze, il centro mantiene i suoi caratteri distintivi in pittura. Una mostra che si espande idealmente oltre i confini degli spazi museali che la ospitano, attraverso una visione diffusa degli arredi nelle chiese della città. Sullo sfondo infatti, c’è un capolavoro identitario come l’Altare d’argento del Santo. L’esposizione, organizzata da Pistoia Musei, è curata da Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola.

Arte medievale a Pistoia

Nel periodo medievale Pistoia si confronta coi maggiori centri della Toscana per la vocazione culturale di respiro internazionale. Alla fine del XII secolo due personalità di primo piano della pittura soggiornano nel paese. Sono il Maestro del Crocifisso n. 434 degli Uffizi e il Maestro di Santa Maria Primerana. La città gode all’epoca della presenza di committenti illuminati che attraggono gli scultori Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano. Sono artisti che nel borgo lasciano capolavori fondanti della storia dell’arte italiana. Assume importanza anche la produzione di oreficeria, ideale sigillo della mostra. L’Altare d’argento di San Jacopo rende l’abitato uno snodo centrale nella lavorazione dei metalli preziosi.

Alla mostra “Medioevo a Pistoia” la “Maestà e angeli” di Pietro Lorenzetti

Nel Trecento lavorano nel comune Lippo di Benivieni, Taddeo Gaddi e Niccolò di Tommaso. Nomi che collocano la realtà toscana in una posizione di primo piano, ribadita dalla Maestà e angeli di Pietro Lorenzetti proveniente dagli Uffizi. Si tratta di uno dei prestiti più prestigiosi della mostra, restaurato per l’occasione. Pure la miniatura vive un periodo di grande vivacità. Lo testimonia la bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano e, nel Quattrocento, le illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini nella Divina Commedia. L’opera è conservata nella Biblioteca nazionale di Napoli. Le opere in mostra sono più interessanti per la trama di relazioni che le legano ai capolavori delle chiese pistoiesi. L’esposizione diviene così il fulcro di un dialogo a più voci che coinvolge tutti i monumenti medievali della città.

La opere restaurate per la mostra

In occasione della mostra, Pistoia Musei si è occupata dei restauri di sedici opere tra sculture, pitture e miniature. I lavori erano in prestito da importanti istituzioni toscane e nazionali.

  • Pittore giottesco, Madonna col Bambino e nella cimasa il Salvatore, 1360 – 65, Musei Civici, Pavia;
  • Pietro Lorenzetti, Madonna col Bambino in trono e angeli, 1343 circa, Gallerie degli Uffizi, Firenze;
  • Maestro del 1336, Madonna con Bambino tra i santi Francesco, Giovanni Battista, Andrea e Antonio abate, 1345-50, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli;
  • Giovanni di Bartolomeo Cristiani, Madonna col Bambino in trono fra San Nicola da Bari e San Giovanni Battista, 1390, Collezione Intesa Sanpaolo;
  • Giroldo da Como, Tre lastre di monumento sepolcrale, ultimo quarto del XIII secolo, Museo Civico d’Arte antica, Pistoia;
  • Matteo Torelli, Graduale B di San Benedetto, 1403-04, Biblioteca Leoniana, Pistoia;
  • Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Graduale Sant’Alessio in Bigiano CXXV. 15, 1285-90, Archivio Diocesano, Pistoia;
  • Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Antifonario San Paolo CXIV.84, 1280-85, Archivio Diocesano, Pistoia;
  • Miniatore fiorentino affine a Pacino di Bonaguida, Graduale di Spazzavento, 1320-30, Archivio Diocesano, Pistoia;
  • Don Simone Camaldolese, Graduale 487/100, 1405 circa, Archivio Capitolare, Pistoia;
  • poi il Maestro dell’Antifonario di San Giovanni Fuorcivitas, Antifonario 488/100, 1340 circa, Archivio Capitolare, Pistoia;
  • recuperato anche il lavoro del Maestro della Cappella Bracciolini, Crocifissione e santi, 1424, Chiesa Cattedrale, Pistoia;
  • Taddeo Gaddi, Polittico, 1353 circa, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia;
  • Giovanni di Bartolomeo Cristiani, San Giovanni Evangelista e otto storie della sua vita, 1370, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia;
  • Guido Bigarelli, San Michele, II quarto del XIII secolo, Chiesa di San Michele in Cioncio, Pistoia.

Visita le chiese e i monumenti cittadini dopo l’esposizione “Medioevo a Pistoia”

Con la mostra, Pistoia Musei propone ai visitatori un percorso alla scoperta della città medievale. Gli interessati possono seguire l’itinerario tra le chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni Fuorcivitas con ingresso gratuito col biglietto della mostra. Da vedere anche la cattedrale di San Zeno, con l’Altare Argenteo di San Jacopo, e gli edifici religiosi di San Bartolomeo in Pantano, San Paolo, San Domenico. Il tour tocca anche i poli cultuali di San Francesco, del Tau e il Battistero. L’organizzazione estende alle 22 l’orario di entrata all’esposizione del giovedì. Propone poi visite guidate, attività per le scuole, incontri con i curatori, laboratori didattici per bambini e adulti. In programma anche un ciclo di conferenze con studiosi di livello internazionale. L’App dell’evento permette di di seguire percorsi differenziati in base alle esigenze.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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