venerdì, Marzo 29, 2024

McMaster: Israele potrebbe lanciare attacco preventivo contro Iran

Israele potrebbe lanciare attacchi militari preventivi contro l’Iran dopo che il presidente Donald Trump terminerà il suo mandato. A lanciare l’allarme è l’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump H.R. McMaster.

L’accordo sul nucleare iraniano

In America torna nel dibatto il futuro dell’accordo sul nucleare iraniano firmato nel 2015 fra Iran, USA, Russia, Cina, Francia, Germania e Regno Unito. L’accordo prevedeva l’impegno delle parti a fornire alla Repubblica islamica un allentamento delle sanzioni in cambio di una riduzione del suo programma nucleare e un impegno a non utilizzare armi nucleari.

L’amministrazione Trump si è ritirata unilateralmente dal trattato nel 2018 e ha reintrodotto sanzioni paralizzanti contro Teheran. Nel 2019, l’Iran ha così iniziato ad aumentare le sue scorte di uranio arricchito. Secondo l’agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) le riserve di uranio a basso arricchimento dell’Iran ora superano di 12 volte il limite ammesso dall’accordo sul nucleare del 2015.  Il neo eletto presidente Joe Biden ha sottolineato la necessità di ritornare ad un dialogo con l’Iran e la necessità di “rinegoziare” l’accordo sul nucleare.

Cosa ha detto McMaster su Israele e Iran?

Israele invece ha sempre fatto pressioni su Washington per ritirarsi dall’accordo internazionale sul nucleare iraniano e ha minacciato un’azione militare contro Teheran se quest’ultima dovesse ottenere armi nucleari. Ora l’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, H.R. McMaster, ha affermato che Israele potrebbe lanciare attacchi militari preventivi contro l’Iran dopo che il presidente Donald Trump terminerà il suo mandato. McMaster ha detto: “Israele segue la dottrina Begin, il che significa che non accetterà uno stato ostile con le armi più distruttive sulla Terra. Lo abbiamo visto in passato con gli attacchi delle forze di difesa israeliane in Siria. Ricordate il 2007, quando la Corea del Nord stava aiutando a costruire un impianto di armi nucleari nel deserto siriano, e l’IDF lo ha colpito. Ha effettuato attacchi simili in Iraq prima di quello. Quindi penso che sia una possibilità”.

McMaster ha inoltre detto che tornare all’accordo sul nucleare iraniano sarebbe un grave errore e ha definito l’accordo fondamentalmente imperfetto.

Iran: no ad una rinegozazione del trattato

Negli ultimi giorni, funzionari statunitensi e iraniani hanno commentato pubblicamente la prospettiva del ritorno di Washington a rispettare l’accordo sul nucleare, con Biden che, secondo quanto riferito, sta considerando di “rinegoziare” il trattato.  Tuttavia il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha respinto questa idea, dicendo che mentre Teheran sarebbe disposta a “reimpegnarsi” con gli USA, “un nuovo impegno non significa rinegoziazione”, ma piuttosto “il ritorno degli USA al tavolo dei negoziati”.


Leggi anche: Le politiche di Kamala Harris – moderata o radicale?

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