venerdì, Marzo 29, 2024

Maxi operazione antimafia a Foggia: 40 indagati per estorsione

Maxi operazione antimafia nel cuore di Foggia. La mafia foggiana degli affari non risparmia nessuno. Questa volta 40 indagati, di cui 38 in carcere e una agli arresti domiciliari. Si tratta della maxi operazione antimafia più importante eseguita nel capoluogo pugliese denominata Decima Azione. Tra gli arresti ci sono anche due capi clan, storici nomi della malavita foggiana.

Maxi operazione antimafia a Foggia: quali sono i clan coinvolti?

Centinaia di agenti della Polizia e di militari dell’arma dei Carabinieri coinvolti nella task force. Le accuse sono associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione. E poi usura, turbativa d’asta e traffico di sostanze stupefacenti, tutte aggravati dal metodo mafioso. Le associazioni criminose non si risparmiavano nulla. L’operazione ha fatto scattare il blitz in 15 province contro i tre gruppi di clan mafiosi occupati in attività di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti del luogo. Le tre batterie di clan sono da tempo contrapposte, in una sanguinosa leadership interna. Ad unirli solo gli interessi economici criminali, gestiti secondo schemi di tipo consociativo. Da una parte troviamo il gruppo Senesi-Francavilla-Moretti e poi quello Pellegrino-Lanza. Sul terzo lato anche la terna di Trisciuglio-Tolonese-Prencipe.

Da 500 euro al mese a 50 euro a funerale

Grazie a queste informazioni- ha spiegato il Magistrato della Direzione Antimafia Giuseppe Gattila mafia foggiana ha modificato le estorsioni alle imprese di pompe funebri della città”. Al principio la mafia chiedeva alle agenzie di pompe funebri 500 euro al mese. Mentre poi i mafiosi hanno iniziato a chiedere 50 euro a funerale. “Questo sistema che ha dato molti più soldi è stato possibile solo grazie a chi dava l’elenco aggiornato dei decessi”. Infatti il dipendente comunale dava i nomi e così nessuna agenzia di pompe funebri poteva sfuggire al monitoraggio della criminalità organizzata.

La mafia foggiana è il primo nemico dello Stato

“La mafia foggiana è divenuta il primo nemico dello Stato, ha sottolineato il procuratore generale Antimafia, Federico Cafiero De Raho. “Dal 9 agosto 2017, ovvero dal quadruplice omicidio di San Marco di Lamis, la risposta dello Stato è sempre stata più forte”. Per questo motivo da allora sono state effettuate 60 operazioni antimafia, 400 persone arrestate, decine di tonnellate di droga sequestrate e ben 67 interdittive antimafia. La camorra, la ndrangheta con tutte le sue sfaccettature continua ad essere un’emergenza sociale ed economica del Paese.

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