venerdì, Aprile 19, 2024

Matteo Renzi e l’evento a Riyadh, Arabia Saudita

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi sta ricevendo molti attacchi da parte di PD, Leu e soprattutto dai Cinque Stelle per la sua partecipazione all’evento Neo-Renaissance di Riyadh, in Arabia Saudita. Le critiche sono aumentate dopo che gli USA hanno pubblicato un rapporto secondo il quale il principe ereditario Mohammad bin Salman sarebbe il mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi. Tutti affermano: “Sorprende il silenzio di Renzi”. Ma il leader di IV ribatte sulle sue Enews e afferma: “Ne ho parlato in molti giornali e TV”.

Matteo Renzi e l’evento a Riyadh: cos’è successo?

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è di nuovo nell’occhio del ciclone. Qualche settimana fa Renzi ha partecipato all’evento Neo-Renaissance di Riyadh, in Arabia Saudita, l’evento che viene soprannominato la Davos del Deserto. Ieri gli USA hanno pubblicato un rapporto secondo il quale il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman sarebbe il mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi. I leader politici hanno così iniziato ad attaccare Renzi. PD, Leu e soprattutto il Movimento Cinque Stelle hanno fortemente criticato l’iniziativa di Renzi di partecipare all’evento in Arabia Saudita.

Il leader di Italia Viva si è così sfogato nelle sue Enews, affermando che trova sconcertante che PD, Leu e M5S strumentalizzino una tragedia come quella dell’uccisione del giornalista saudita per attaccarlo. Renzi sottolinea che tutti dicono: “Sorprende il silenzio di Renzi” e poi afferma: “Peccato che di questa vicenda io abbia già parlato in molti giornali e tv: dal Corriere dell Sera a la Repubblica, da Carta Bianca a l’Aria che Tira. E all’estero abbia risposto alle domande della BBC, di SkyNews, di Channel4, de Le Monde, de El Pais, del Die Zeit, del Financial Times. E questo loro lo chiamano silenzio”.

Renzi sulle Enews chiarisce la sua posizione

Renzi poi mette in evidenza che le critiche arrivano da Alessandro Di Battista, lo stesso uomo che diceva “Trump sta facendo meglio di quel golpista di Obama”. Poi sulle sue Enews si pone delle domande sulla sua partecipazione all’evento. Renzi si chiede se svolga attività stile conferenze o partecipazione ad advisory board o attività culturali o incarichi di docente presso università fuori dall’Italia. E risponde: “Sì. Svolgo attività previste dalla legge ricevendo un compenso sul quale pago le tasse in Italia. La mia dichiarazione dei redditi è pubblica. Tutto è perfettamente legale e legittimo”.

Matteo Renzi parla dei rapprti con l’Arabia Saudita

Il leader Italia Viva si pone la domanda se sia giusto o meno intrattenere rapporti con l’Arabia Saudita. E risponde: “Non solo è giusto, ma è anche necessario. L’Arabia Saudita è un baluardo contro l’estremismo islamico ed è uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni. Anche in queste ore – segnate dalla dura polemica sulla vicenda Khashoggi – il Presidente Biden ha riaffermato la necessità di questa amicizia in una telefonata al Re Salman. Biden ha, tuttavia, ribadito la necessità di procedere con più determinazione sulla strada del rispetto dei diritti. Non dimentichiamo che, fino a cinque anni fa, in Arabia Saudita – per fare un esempio – le donne non potevano nemmeno guidare la macchina. Le esecuzioni capitali stanno scendendo da 184, nel 2019, a 27 nel 2020. Ma Biden ha chiesto giustamente di fare di più. Soprattutto sulla questione del rispetto dei giornalisti”.

Il leader di IV parla del programma Vision 2030

Matteo Renzi si chede se si pente di aver elegiato il programma Visione 2030. La sua risposta: “No. Credo in questo programma. Vision2030 è la più grande possibilità per modernizzare l’Arabia Saudita attraverso una serie di iniziative nel mondo del turismo, dell’innovazione, delle infrastrutture, dell’intelligenza artificiale. Ed è una grandissima opportunità anche per le aziende di tutto il mondo che lavorano lì, tra cui moltissime italiane. Rispettare i diritti umani è una esigenza che va sostenuta in Arabia Saudita come in Cina, come in Russia, come in tutto il Medio Oriente, come in Turchia. Ma chi conosce il punto dal quale il regime saudita partiva sa benissimo che Vision 2030 è la più importante occasione per sviluppare innovazione e per allargare i diritti”.


Leggi anche: Renzi: per fare politica occorre fare proposte

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