Oltre tremila, i ‘crotonesi’ giunti allo stadio Bentegodi di Verona, per sostenere la squadra guidata da Walter Zenga in vista della gara salvezza tra Chievo e Crotone.
In occasione della medesima partita di serie A, valevole per la terz’ultima giornata di campionato, a Verona, viene messa in atto una decisione buffa ma, subito dopo, rivelatasi efficiente : il costo dei biglietti è di 1,00 euro. Motivo per il quale, il numero del pubblico presente all’interno dello stadio ammonta a quasi 18 mila.
Al ’10, Barberis, centrocampista rossoblù, su calcio di punizione serve Ceccherini che mette dentro porta. L’arbitro di gara non ci pensa a lungo e decide di annullare il gol per vistoso fuorigioco. Pochi minuti più tardi, però, è la squadra di casa a passare in vantaggio grazie ad un deciso colpo di testa di Birsa. Esplode lo stadio e tutta la curva gremita di tifosi gialloblù. Termina il primo tempo e le squadre si ritirano negli spogliatoi con il risultato di 1-0 per il Chievo.
Nella ripresa entra in campo un Crotone voglioso di risultato. Per i pitagorici, il primo a proporsi è Simy, il gigante nigeriano che ha costretto la Juve ad un pareggio. Colpisce di testa su cross preciso di Nalini. Palla che, sfortunatamente, si infrange clamorosamente sul palo. Poco dopo è Capuano ad essere fermato e murato da portier Sorrentino. A questo punto, la partita, tra infortuni, cambi e capovolgimenti di fronte, inizia a diventare interessante e anche molto sofferente per entrambe le parti. Il Chievo subisce l’attacco del Crotone ma è proprio nel suo momento peggiore che, al ’37, il polacco Stepinski, riceve palla in posizione ideale e, trovando la girata vincente, mette a sedere Cordaz e firma il 2-0.
Nei minuti di recupero, Tumminiello per il Crotone, addolcisce la pillola mettendo in rete la palla del 2-1. E’ 2-1 quando il direttore di gare porta il fischietto alla bocca. E, mister Zenga inizia a tremare in vista degli ultimi 180 minuti decisivi di questa stagione. Lazio e Napoli, difatti, saranno le prossime avversarie degli uomini del presidente Vrenna.